Ergastolano in permesso premio accoltella 79enne con un taglierino

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Le cronache del tempo lo descrivevano come un giovane dal passato difficile, patito di armi: Antonio Cianci aveva 20 anni quando nell’Ottobre del ‘79 uccise tre Carabinieri che lo avevano fermato ad un posto di blocco nel Milanese a bordo di un’auto rubata. Per questo gli fu dato l’ergastolo e dopo quarant’anni – sulla base di una norma che prevede la valutazione di buona condotta e l’assenza di pericolosità sociale – proprio sabato gli era stato concesso un permesso premio di un giorno. Permesso speso nell’accoltellare con un taglierino un signore di 79 anni nel parcheggio sotterraneo dell’ospedale San Raffaele di Milano, perché – secondo quanto ricostruito dagli agenti – l’uomo si era rifiutato di dare qualche spicciolo a Cianci. La vittima fortunatamente non è in pericolo di vita, mentre il 60enne ergastolano è stato fermato poco dopo nella stazione metropolitana di Cascina Gobba ancora macchiato di sangue e col taglierino insanguinato ancora addosso. “Sono sconvolta che si sia permesso a questo essere ignobile di mettere un’altra famiglia in condizioni di dolore, calpestando ancora la memoria di mio padre” ha commentato la figlia di Pietro Lia, uno dei Carabinieri uccisi da Cianci in quell’Ottobre del ‘79.

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