Sono 180 i lavoratori della sede amministrativa Arcelor Mittal di Milano e 40 del magazzino Paderno Dugnano ad essere coinvolti dalla drammatica vicenda che riguarda il secondo gruppo siderurgico in Europa. Quasi 20.000 in Italia, considerato l’indotto e gli addetti rimasti ancora in capo all’Amministrazione Straordinaria ex ILVA . Oggi una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori degli uffici amministrativi di Milano hanno spontaneamente tenuto un presidio davanti alla sede di viale Certosa.

“Pensare che Arcelor Mittal, ex ILVA, sia un problema tutto tarantino è un grosso errore” – commenta il segretario generale della Fim Cisl di Milano, Christian Gambarelli, “l’impatto che avrebbe la rimessa della società in capo all’Amministrazione Straordinaria sarebbe immediata anche per gli impiegati amministrativi della società e significherebbe l’azzeramento delle funzioni operative e quindi la prospettiva della perdita del posto di lavoro. Attendiamo gli sviluppi della trattativa a livello nazionale ma, come abbiamo fatto oggi, ci mobiliteremo anche sul territorio milanese per sollecitare azienda e istituzioni affinché si faccia il possibile per non cancellare il lavoro di questi anni e dare continuità ad una azienda fondamentale per l’economia e l’industria italiana”.

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