E’ stata inaugurata  a Palazzo Lombardia a Milano la mostra fotografica “Valelapena. Storie di riscatto dal carcere d’Alba”, racconto per immagini dell’omonimo progetto di agricoltura sociale che, dal 2006 a oggi, ha permesso a decine di detenuti di imparare un mestiere agricolo e trasformarlo in un lavoro concreto una volta terminato il periodo di detenzione.

L’esposizione, che sarà disponibile per il pubblico gratuitamente dal 7 al 15 Novembre, è stata presentata alla presenza dell’Assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità, Silvia Piani, in rappresentanza del Presidente della Regione, Attilio Fontana, e dell’ Assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi, che, per l’occasione, hanno voluto personalmente sottolineare l’importanza dell’agricoltura sociale a livello territoriale per valorizzare il ruolo dell’agricoltura e della produzione agroalimentare, ma soprattutto come strumento per il riscatto e il reinserimento sociale di soggetti svantaggiati.

Il progetto Valelapena promuove ogni anno un percorso di formazione dedicato a 15/16 detenuti prossimi alla scarcerazione per permettere loro di apprendere le tecniche di coltivazione della vite e di produzione del vino, acquisendo così una conoscenza che permetterà loro, una volta scontata la pena, di avere una professionalità spendibile all’esterno. Il nome del progetto e del vino vinificato dai ragazzi dell’ultimo anno della Scuola Enologica di Alba scaturisce proprio dall’idea che nulla “vale” come la possibilità di scontare la pena preparando letteralmente il terreno per il proprio riscatto sociale.

Dal 2006, anno di nascita del progetto, ad oggi sono stati prodotti con le uve coltivate nel carcere di Alba quasi 22.000lt di vino che si traducono in 29.000 bottiglie di vino. Il Carcere di Alba, inoltre, che ha ospitato tra i 150 e i 50 attuali detenuti, in questi 13 anni, ha formato attraverso il progetto Valelapena quasi 200 persone. Di queste, 30 detenuti scontata la pena hanno trovato un impiego in campo agricolo mentre 20 sono tornati al loro precedente lavoro senza reiterare il reato. Questo dato è molto rilevante perché vuol dire che 1 persona su 4 ha portato a termine il proprio percorso di reinserimento sociale grazie anche a Valelapena.

La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente: da giovedì 7 a venerdì 15 novembre  presso Palazzo Lombardia – spazio espositivo a piano terra N3 – Piazza Città di Lombardia, 1. Orari di apertura: 10:00 – 18:00

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati