Car sharing, Milano punta a estenderlo anche all’hinterland

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Milano va incontro al futuro puntando sulla mobilità sostenibile e integrata nell’Area metropolitana.  Verrà pubblicato nelle prossime settimane il nuovo Avviso pubblico per operatori interessati a svolgere il servizio di car sharing, rendendolo da sperimentale a strutturale con alcune significative modifiche indicate nelle linee guida appena approvate dalla Giunta. Un modo di spostarsi in città cresciuto nel tempo, che oggi può contare su 6 operatori attivi, oltre 3.300 auto circolanti, più di 1 milione di abbonamenti che ogni mese crescono di 16mila unità e quasi 17mila utilizzi giornalieri, contribuendo alla diminuzione costante del tasso di motorizzazione registrato (meno 7% dal 2013 ad oggi, ovvero dalla prima apparizione del servizio di car sharing, nonostante l’incremento di popolazione). Con il nuovo Avviso, il forte impulso verso modelli a più alta performance in termini di impatto ambientale porterà  innanzitutto ad un progressivo e completo rinnovo delle flotte, che dal primo gennaio 2024 potranno essere implementate esclusivamente da veicoli elettrici (che oggi rappresentano il 23% del totale). Questo anche attraverso una politica di incentivazione relativa ai canoni mensili richiesti dall’Amministrazione addebitati ai gestori del servizio, il cui ammontare rimarrà di 100 euro, come già accade attualmente, ma che per i veicoli non elettrici dal primo gennaio 2022 passerà a 120 euro e dal primo gennaio 2024 a 150 euro. La seconda modifica apportata spinge invece verso una maggiore estensione ed integrazione del car sharing  fuori dal territorio del Comune di Milano a favore dell’Area metropolitana: il canone mensile verrà infatti scontato fino ad un massimo del 30% per gli operatori  in grado di portare il servizio  anche nei Comuni cosiddetti di seconda fascia, oltre gli immediati confini del capoluogo.

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