Stadio, Sala: “Occorre avere garanzie che il progetto arrivi in fondo”

59

“Il problema è come avere la garanzia che questo percorso non si interrompa, trovare una formula che ci garantisca che se si parte poi si arriva alla fine altrimenti sarebbe un disastro per chi ci abita”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine della presentazione del rapporto annuale LifeGate ‘Milano sostenibile – 3 osservatorio sullo stile di vita dei cittadini’ alla Triennale di Milano sul progetto stadio e il quartiere San Siro. “Stiamo affidando alle squadre un progetto, che non è quello di un nuovo stadio, ma di ripensamento di un quartiere che richiederà degli anni – ha continuato il primo cittadino -. Sarebbe importante che lo stadio rimanesse a San Siro perché è dotato di infrastrutture di mobilità tali per cui ci si arriva con i mezzi, riducendo l’uso delle macchine”. Sulla sostenibilità dell’impianto, Sala ha sottolineato come “queste nuove costruzioni debbano avere un’impronta ecologica straordinaria e avere sistemi adeguati”. Resta il timore che una delle due squadre possa tirarsi indietro prima della fine del progetto: “Le società di calcio non sono più gestite da patron che lo fanno per passione ma per business – ha commentato il sindaco -. Quindi una cessione di una delle due società prima della fine di tutti i lavori è possibile ma dobbiamo avere quel tipo di tutela”. Infine, sull’ipotesi che nel nuovo stadio si organizzeranno meno concerti, Sala ha concluso che “essendo più infossato e meglio insonorizzato ci sarebbero anche meno problemi”. (MiaNews)

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedentePedopornografia e razzismo in chat, chiuso gruppo whatsapp
Articolo successivoBando rinnovo auto, boom di domande in Regione
Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati