“Sono disponibile ad incontrarci per affrontare la discussione sull’autonomia, pero’ si mettano da parte i pregiudizi e si riparta dal lavoro gia’ fatto: e’ questa una questione dalla quale non possiamo prescindere, dal momento che abbiamo lavorato bene negli scorsi mesi, portando avanti una serie di confronti tecnici proficui con i Ministeri. Ripartiamo anche dall’accordo che era gia’ stato sottoscritto da parte del ‘Governo-Gentiloni’, attraverso il sottosegretario Bressa, con i governatori delle tre regioni e dalla procedura prevista da quell’accordo”.

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, partecipando oggi alla 44° edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio (CO). Il governatore della Lombardia si e’ confrontato con i presidenti di Emilia Romagna, Stefano Bonaccini; della Liguria, Giovanni Toti e della Campania, Vincenzo De Luca.

“Ricominciamo la discussione tenendo conto dei punti fermi che siamo riusciti a individuare in questi mesi, altrimenti butteremmo via del tempo. Se la Lombardia chiede venti materie, pero’ – ha puntualizzato il governatore – dal momento che e’ nell’alveo delle possibilita’ costituzionali, non vedo perche’ la nostra richiesta debba risultare piu’ audace di quella di chi ne ha chieste soltanto quindici”. “Io definirei questa riforma con due parole: efficienza e responsabilita’, ossia tentativo di migliorare la gestione della cosa pubblica a tutti i livelli e di responsabilizzare i governatori locali. Da qui bisogna ripartire – ha sottolineato Fontana – per portare avanti il processo dell’autonomia”.  “In Regione Lombardia, sull’autonomia – ha concluso il presidente – abbiamo presentato ben due documenti, uno approvato al Consiglio regionale, l’altro sottoscritto al tavolo del ‘Patto per lo sviluppo’, con tutti i portatori d’interesse dellevarie categorie. Se ci aggiungiamo il risultato del referendum, poi, credo che una risposta ai cittadini lombardi la si debba per forza dare”.

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