Olimpiadi, Livigno: Forcola sempre aperta, no della Svizzera

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“No al passo della Forcola aperto anche d’inverno”. E’ ferma la posizione della Svizzera, in particolare del Canton Grigioni, nel respingere la richiesta del sindaco di Livigno, Damiano Bormolini, di tenere sempre aperta la strada che collega la Valtellina, da Tirano, con la località sciistica che ospiterà una parte dei giochi invernali del 2026. Una scorciatoia che evita di passare da Bormio. La strada, una diramazione di quella che porta al passo del Bernina, viene chiusa nei mesi invernali per le abbondanti nevicate e la Svizzera non ha mai avuto la convenienza a tenerla aperta. “No al passo della Forcola aperto no stop, anche nei mesi invernali. Servirebbero investimenti che la Svizzera non intende sostenere e, soprattutto, aumenterebbe i problemi causati dal traffico da e per Livigno che, sempre più, intende relegare la nostra Valle a misero corridoio di transito”. Così il comitato di Poschiavo (Svizzera) Tivas (Traffico intelligente in Valle per un ambiente sostenibile). Il sindaco di Livigno offre in cambio al cantone confinante posti letto per atleti e pubblico delle Olimpiadi. Ma è un’offerta che non interessa per nulla ai grioginesi. Anche il governo cantonale non ha alcuna intenzione di investire sulla tratta che definisce poco richiesta dai cittadini svizzeri in generale e dai grigionesi in particolare (tranne per i tanti che passano il confine per andare a fare il pieno a Livigno, zona franca, con i carburanti molto convenienti n.d.r.). Per il cantone, in ogni caso, il traffico veicolare di passaggio è solo un grande onere economico e ambientale che non apporta alcun vantaggio a esercenti, albergatori e residenti”. Contraria all’apertura della strada anche la comunità di Poschiavo, il centro che dà il nome alla valle che da Tirano sale verso il Passo Bernina e dalla quale si stacca la diramazione per Livigno.

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