C’è un altro indagato nell’inchiesta della Digos di Torino su ambienti di estrema destra.
Si tratta di un uomo di Bologna che Fabio Del Bergiolo, 60enne di Gallarate, incontrò ad una fiera a Norimberga per ottenere dei contatti in Donbass e vendere il missile aria-aria sequestrato in un hangar nel pavese. Fino a due mesi fa il missile era in un capannone a Oriolo, nei pressi di Voghera. Alessandro Monti, svizzero di 42 anni, e Fabio Bernardi, italiano 51 anni, entrambi messi ai domiciliari, erano i proprietari dei due depositi.
Gli agenti, insieme agli specialisti dell’esercito italiano, stanno procedendo con l’inventario del materiale da guerra e da sparo custodito negli scatoloni impilati su scaffali alti dieci metri. Sul materiale verrà effettuata una perizia balistica.

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