Botte alla figlia di 3 anni, padre e madre arrestati

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Picchiavanno la figlia di 3 anni: padre e madre, entrambi egiziani, 29 anni, sono stati fermati dalla polizia locale di Milano per maltrattamenti e lesioni gravi. L’ipotesi  che le violenze andassero avanti da tempo, come dimostrerebbero le fratture multiple pregresse ritenute “di dubbia natura” e accertate sulla piccola. Il fermo è stato eseguito venerdì scorso.

Aggiornamento.

L’unità Tutela Donne e Minori della Polizia Locale, coordinata dal Comandante Marco Ciacci, ha arrestato venerdì sera un uomo e una donna, in procinto di scappare all’estero, accusati di maltrattamenti e lesioni gravi nei confronti della loro figlia di tre anni. Le indagini sono partite a metà maggio scorso, quando l’ospedale in cui la bambina era ricoverata ha segnalato al Tribunale di Milano possibili maltrattamenti.

La radiografie effettuate sulla bambina, ricoverata per un dolore al braccio, avevano fatto emergere un quadro preoccupante. Il male era causato da una frattura scomposta, ormai con calcificazione ossea, riconducibile a tre o quattro settimane prima, ma la piccola risultava avere anche altre fratture multiple pregresse e di dubbia natura.

I genitori, entrambi egiziani di 29 anni con altri quattro figli, non sono stati in grado di fornire spiegazioni credibili e le contraddizioni nelle loro dichiarazioni hanno fatto destare ulteriori dubbi sulla loro versione, per questo sono stati messi sotto controllo i loro telefoni.

Le intercettazioni hanno evidenziato uno scenario di maltrattamenti messi in atto con maggiore veemenza contro la figlia ricoverata e in particolare, mentre la piccola era ancora in ospedale, in una conversazione i due genitori hanno ipotizzato anche di avvelenarla. La Polizia Locale, in concerto con il Tribunale dei Minori, ha deciso di sottrarre immediatamente la bambina alla potestà dei genitori e di impedire loro di avvicinarsi alla stanza in cui era ricoverata. Le attività tecniche successive hanno messo in luce una condizione allarmante e preoccupante anche in riferimento agli altri figli della coppia, che si spingeva fino all’ipotesi ventilata in diverse conversazioni tra i genitori di attivarsi per riprendere la bambine in ospedale e fuggire all’estero. Stante il quadro che si veniva delineando, in accordo con il pubblico ministero del Quinto Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, gli agenti dell’Unità Tutela Donne e Minori hanno deciso di attivare un monitoraggio costante nel quartiere di residenza della coppia, controllando anche i vari vettori aerei al fine di prevenirne la fuga all’estero.

Venerdì scorso, dopo un pedinamento di alcune ore e dopo aver accertato che i due genitori avevano acquistato dei biglietti aerei di sola andate per l’Egitto, gli agenti hanno proceduto con il fermo dell’uomo e della donna su un pullman diretto a Malpensa. Con loro gli altri quattro figli e un uomo e una donna accusati, il primo di complicità nella fuga, la seconda anche di maltrattamenti.

L’uomo e la donna sono stati condotti in carcere a San Vittore, mentre gli altri quattro figli della coppia, due maschi e due femmine con un’età compresa tra uno e mezzo e otto anni, sono stati sottratti alla potestà genitoriale e accolti in una comunità protetta.

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