Nonostante la pioggia, Piano City Milano 2019 ha registrato un grande successo di pubblico per la sua ottava edizione, con oltre 50 ore di musica e 450 concerti gratuiti. L’organizzazione del festival ha lavorato sodo per fare in modo che tutti i concerti si realizzassero nonostante le condizioni climatiche avverse, comunicando tempestivamente gli eventuali spostamenti. La maggior parte dei concerti si è svolta come da programma, garantendo al pubblico di poter partecipare agli eventi proposti e confermando la natura aperta e partecipativa del festival.

I concerti di punta si sono svolti regolarmente sul Main Stage del Piano Center della GAM, compresa l’inaugurazione di venerdì 17 maggiocon il pianista islandese Olafur Arnalds, che ha coinvolto il numeroso pubblico, accorso nonostante le condizioni metereologiche. Con la complicità della pioggia, la musica di Arnalds ha creato un’atmosfera suggestiva ed evocativa della sua terra.

Tra gli altri appuntamenti più importanti e di successo: i concerti di venerdì 17 nella Casa Circondariale San Vittore di Simona Quatrana ed Ettore Bove; le due albe, quella di venerdì con Alessandra Streliski alla Palazzina Liberty e quella di sabato con Francesco Taskayaliall’Ippodromo di San Siro; il concerto di Ginevra Costantini Negri presso il Refettorio Ambrosiano di domenica mattina e l’esibizione diDardust a Gratosoglio. Chiuderà il festival alle 22.30 di stasera, domenica 19 maggio, Danilo Rea con un omaggio a Fabrizio De André sul Main Stage della GAM.

Al centro dell’attenzione mediatica per la sua importanza sociale, il concerto al Boschetto di Rogoredo alle 16.00 di domenica 19, con protagonista il pianista Emanuele Misuraca. Piano City Milano ha contribuito con esso a sottrarre all’illegalità questo importante spazio verde milanese, con un intenso lavoro di istituzioni, autorità e associazioni.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati