Valgerola, le capre orobiche e il rilancio della pastorizia

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La capra orobica è stata la protagonista della simpatica mostra organizzata dalla Proloco della Valgerola (So). La particolare specie caprina, autoctona, originaria della Valgerola ma diffusa anche nelle Prealpi lecchesi e bergamasche, è da anni un presidio di grande qualità nella pastorizia di montagna. Allevata un tempo in queste vallate da ogni famiglia, l’Orobica, detta anche Capra Valgerola, vive una seconda stagione come diffusione e considerazione tra gli addetti ai lavori. Il suo latte viene utilizzato in piccola percentuale nella produzione del formaggio Bitto, un grasso d’alpe caseificato in quota secondo la ricetta originaria e ormai conosciuto in ogni parte del mondo.

L’Orobica è una beniamina dei bambini: docile, vispa, intelligente e molto socievole, viene allevata da piccoli pastori, che si aggregano poi alla famiglia d’estate, finita la scuola per aiutare nel duro lavoro d’alpeggio. Alla giornata hanno preso parte circa 400 persone. Sono intervenuti i rappresentanti di 23 aziende agricole e allevamenti, gli animatori della località hanno proposto laboratori creativi di disegno e le frequentatissime prove di mungitura. Da Ecomuseo Valgerola si è sottolineata l’affluenza di nuove leve del mondo agricolo rurale. «La mostra è un grande richiamo – ha affermato Sergio Curtoni, responsabile didattico della manifestazione – porta in evidenza aspetti della vita di montagna che non tutti conoscono. Ed è motivo di soddisfazione vedere anche tanti giovani interessati alla cultura antica e naturale dei nostri luoghi ».

 

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