Bergamo, soldi per droga e telefonini ai detenuti

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Undici agenti della polizia penitenziaria in servizio al carcere di Bergamo, un medico della struttura e tre dipendenti dell’azienda che consegna i pasti sono stati indagati a piede libero per corruzione, abuso d’ufficio e spaccio di droga. Si tratta di una costola dell’inchiesta che, a giugno 2018, portò in carcere l’ex direttore Antonino Porcino. Secondo l’accusa, gli 11 agenti indagati avrebbero ricevuto soldi e favori per far entrare in carcere cellulari e droga per i detenuti. Sequestrato denaro contante, due etti e mezzo tra marijuana e hashish, preziosi, orologi e whisky di marca.

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