Il sindaco Lucano a Monza, Forza Nuova contesta

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“I fascisti di Forza Nuova sezione Monza Brianza”, con un post su Facebook annunciano una contestazione a Mimmo Lucano che sarà presente a Monza giovedì prossimo 14 febbraio al Teatro Binario 7 per l’incontro “La Brianza che accoglie”. Lo rende noto Matteo Prencipe, segretario della federazione milanese di Rifondazione comunista.  “La violenza di Forza Nuova è inaccettabile e pericolosa – dichiara Prencipe – c’è chi incita a dare fuoco a Mimmo Lucano . Più volte abbiamo visto all’opera questi fascisti senza che il ministro dell’Interno abbia mai battuto ciglio. Saremo al fianco di Mimmo esempio coraggioso di accoglienza e solidarietà, un partigiano del terzo millennio.”. “Lucano, anche grazie a una petizione promossa dal Prc, conclude Prencipe, ha ottenuto la cittadinanza onoraria del Comune di Milano. Oggi il Comune di Riace è candidato all’edizione 2019 del premio Nobel per la pace”.

Questo il messaggio apparso sul profilo fb di Forza Nuova Monza e Brianza:
“Mimmo Lucano a Monza, uno sfregio alla città! Apprendiamo, a malincuore, che Mimmo Lucano, già sindaco di Riace, indagato dalla Procura di Locri in merito alla gestione del sistema dell’accoglienza (reati contestati: truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell’Unione europea, concussione e abuso d’ufficio) sarà a Monza il 14 febbraio, presso il binario 7 per promuovere iniziative di ricostruzione di progetti di accoglienza e integrazione, ora che vengono meno i fondi destinati allo Sprar. Molto bene, ci saremo anche noi, contro chi lucra alle spalle degli italiani. Dal 1997 ci opponiamo a questi personaggi, a chi parla con la pancia piena, a chi tradisce l’Italia e gli italiani. Un personaggio che è stato sconfessato dalla realtà prima ancora che dalla magistratura. Il modello dell’integrazione, la politica del buonismo che maschera in realtà una vera e propria sostituzione etnica, tutto ciò ormai sempre più italiani lo hanno capito. Perchè Riace non si ripeta mai più, perchè la gente capisca che non si può “truffare” la buona fede degli Italiani, perchè le risorse economiche vanno investite per far rinascere l’Italia, i suoi comuni e i suoi borghi, le piccole attività economiche, e non – come ampiamente dimostrato ormai da numerose inchieste (l’ultima delle quali ha visto persino ex prefetti indagati) per alimentare uno squallido quanto proficuo business dell’accoglienza”.

 

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