“Ai milanesi chiedo un sacrificio, per avere più qualità”. Lo dice il sindaco di Milano Beppe Sala in un videomessaggio pubblicato sul suo profilo facebook, in cui affronta il “tema caldo” del biglietto Atm che la giunta intende aumentare, portandolo da 1.50 a 2 euro.  Un’operazione che la Regione Lombardia, di cui serve il benestare, non appoggia con i tempi richiesti da Palazzo Marino. “Ai milanesi chiedo un piccolo sacrificio perché voglio restituire a voi la qualità del servizio – dice Sala-. Un politico tutte le volte che aumenta le tasse si cerca guai, ma io devo pensare al futuro della nostra città, perché la narrazione della Milano internazionale va bene, ma prima di tutto devono funzionare i servizi di base”. “Per il bizantinismo delle regole italiane per aumentare il biglietto ho bisogno della autorizzazione di Regione Lombardia che non lo dà – ha aggiunto -. Lasciatemi dire che sedermi su questa sedia, essere il sindaco della città che fa il 10% del Pil italiano, che è un modello di sviluppo e solidarietà, e dover chiedere il permesso per aumentare il biglietto di 50 centesimi non mi rende così felice”. Il sindaco ha poi precisato che, a fronte dell’aumento del biglietto di 0,50 centesimi, non saranno toccati “gli abbonamenti annuali, quindi chi per lavoro e studio usa abitualmente la metropolitana avrà impatto zero”. Sono tre i motivi per cui l’amministrazione comunale ha deciso di arrivare all’aumento. “Il primo è che i ricavi dei biglietti non arrivano nemmeno a coprire la metà del costo del servizio. Il secondo è che le nuove metropolitane decise dai sindaci prima di me, e hanno fatto bene, non permettono di stare in questi costi, sono più efficienti ma hanno costi di servizio più alti – ha concluso Sala -. Infine io sono soddisfatto di Atm ma so che c’è spazio per ulteriori miglioramenti e stiamo facendo molti più chilometri di servizio di alcuni anni fa, ma possiamo fare di più e portarne ancora di più nelle periferie, possiamo migliorare la tempestività, la sicurezza”.

ATM, vorrei parlare chiaro

Publiée par Beppe Sala sur Mardi 29 janvier 2019

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