I 2.400 studenti presenti oggi al Teatro degli Arcimboldi di Milano hanno accolto con un lungo applauso la senatrice a vita Liliana Segre, che ha portato la sua testimonianza all’appuntamento organizzato dall’Associazione Figli della Shoah, in vista della XIX Giornata della Memoria. “Purtroppo sono estremamente pessimista e penso che tra qualche anno, dopo la morte dell’ultimo di noi, la storia della Shoah tra negazionismi e oblii, non ci sarà più: sarà prima ridotta ad un capitolo, poi una riga nei libri di storia e poi non ci sarà più”, ha detto la senatrice.
Portando i saluti del presidente Attilio Fontana e di tutta la Regione Lombardia, è intervenuto l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità Stefano Bolognini: “Se andate al Memoriale della Shoah di Milano, sotto la stazione Centrale, non potete evitare di essere colpiti dalla scritta che vi campeggia: ‘Indifferenza’. In effetti questo sentimento ha segnato e segna come uno spartiacque nella vita non solo dei Milanesi e dei Lombardi. Tale sentimento è diventato schiaffo per chi si è girato dall’altra parte, accade anche oggi, e non ha voluto vedere: rappresenta il buio, la negazione, la violenza. Ma si è trasformato anche in amore, coraggio, vita che è dono, per chi ha poi trovato la forza di guardare, ribellarsi, testimoniare”.
Accompagnava la senatrice, come di consueto, il giornalista Ferruccio De Bortoli, presidente onorario della Fondazione.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati