L’Associazione consiglieri regionali della Lombardia, che riunisce gli ex politici regionali, ha inviato una lettera ai consiglieri in carica per condannare il provvedimento del M5S sul taglio dei vitalizi degli ex consiglieri del dicembre scorso, perché, sarebbe stato approvato “in modo estremamente veloce, quasi foste dei carbonari e non dei legislatori in carica”.
Gli ex consiglieri, che si dichiarano “ormai vecchi e impossibilitati a far fronte a drastiche riduzioni del trattamento economico”, chiedono di individuare ove possibile “una soluzione o una formulazione migliorativa” in previsione della  rimodulazione del vitalizio “secondo il metodo del calcolo contributivo”, come previsto dalla legge Legge Finanziaria appena approvata.
Per Dario Violi, consigliere regionale del M5S Lombardia: «Sui vitalizi dovrebbero tacere, sono senza vergogna. Non tolleriamo che si venga a piangere miseria per il taglio di un privilegio scandaloso. Evidentemente si sentono al di sopra dei cittadini italiani che versano i contributi per raggiungere la quota pensionistica e percepiscono quanto dovuto.
Grazie al M5S per gli ex politici il passato dorato del “versi-uno-e-incassi-quattro-volte-tanto” è finito. Migliaia di famiglie italiane non arrivano a fine mese; questa è la vera urgenza in Italia e nella nostra regione.
Il taglio dei vitalizi non ci basta: devono essere aboliti, i soldi pubblici non devono finire nelle tasche dei privilegiati. Con i tagli in Lombardia il risparmio è già di 3 milioni e mezzo di euro che reinvestiamo in politiche attive per il lavoro.
Ci sorprende che chi è transitato in un’istituzione pubblica abbia a cuore solo il proprio portafoglio invece che il benessere dei cittadini.
È un atteggiamento che che stiamo cancellando dalle istituzioni e questa lettera è la prova che il lavoro del M5S va nella giusta direzione. Grazie alla Finanziaria ricalcoleremo i vitalizi degli ex politici lombardi con il metodo contributivo per equipararli alle pensioni dei cittadini, è il minimo che può fare la politica, ristabilire le regole e cancellare i privilegi».

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati