Artigianato protagonista alle Stelline guarda al suo futuro

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Artigianato protagonista questa mattinaal Centro Congressi Stelline di corso Magenta 61 a Milano. Organizzato dall’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza, il convegno si propone di mettere al centro dell’attenzione il mondo dell’artigianato come risorsa per lo sviluppo del Paese. L’artigianato dal dopoguerra ad oggi è autentico motore dell’economia lombarda e guarda al suo futuro.

Dall’innovazione tecnologica, digitale e sostenibile, alla nuova rappresentanza politica delle piccole imprese, l’appuntamento in agenda proporrà una visione prospettica dell’artigianato e di come sia importante per l’innovazione e l’evoluzione del sistema Italia nel 2019.

L’assessore alle Attività produttive di Milano, Cristina Tajani.

A confrontarsi, accolti dal presidente dell’Unione Artigiani, Stefano Fugazza, e dal segretario generale, Marco Accornero, si succederanno il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia; l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli; il sindaco di Milano, Giuseppe Sala; l’assessore alle Attività produttive di Milano, Cristina Tajani e il presidente della Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi, Carlo Sangalli. Stamani presenti il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo e Stefania Craxi.

Nella seconda parte del dibattito, spazio all’analisi e all’approfondimento, con gli interventi di Giulio Sapelli, docente di Storia economica all’Università degli Studi di Milano; di Sergio Campodall’Orto, docente di Imprenditoria e design al Politecnico di Milano, e di Pierangelo Albini, direttore dell’Area lavoro e welfare di Confindustria.

“L’artigiano – commenta il segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero – è una figura in continua trasformazione che, affrontando la globalizzazione, le tendenze consumistiche e di delocalizzazione, si sta reinventando grazie ad una virtuosa contaminazione con le nuove tecnologie. Anche attraverso il convegno di venerdì cercheremo di indagare la situazione attuale, economica, politica e sociale, cercando di scorgere e delineare il futuro che ci attende.”

In chiusura, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha plaudito al successo di un convegno improntato all’esaltazione della qualità artigiana. “Occorre lavorare affinchè fra artigianato, istituzioni e politica ci sia una comune azione verso obiettivi condivisi a tutto vantaggio delll’artigianato. Lo dico da figlio di imprenditore artigiano, che ben conosce le quotidiane problematiche di questo mondo produttivo e da politico è chiamato ad interpretarne bisogni e trovare soluzioni. I lavori di questa mattina hanno dato una luce importante all’artigianato e intelligentemente messo a confronto idee politiche e accademiche importanti e preziose.”

 

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati