La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha arrestato tre uomini ed una donna per spaccio di sostanze stupefacenti a Monza.Gli agenti hanno dato esecuzione ad un’ ordinanza emessa dal Tribunale di Monza che ha disposto la custodia cautelare in carcere a
carico di tre persone e la misura degli arresti domiciliari per una quarta persona. Già nel 2016 era stato arrestato un 45enne  trovato in possesso di circa 1,5 chili di cocaina nascosta all’interno di un box di Seregno.
Pochi giorni dopo, l’uomo, ancora detenuto presso la Casa Circondariale di Monza, si toglieva la vita. L’attività di indagine ha subito quindi un’accelerazione
E’ stato identificato così il proprietario della droga:  M.A., italiano di origini calabresi, di 33 anni, residente a Senago, che già in passato si era servito di un altro complice per
nascondere ingenti quantitativi di droga in un box a lui non direttamente riconducibile.

In totale il numero degli indagati ammonta a 18, tutti italiani residenti nei Comuni di Senago, Paderno Dugnano, Meda, Muggiò,  Zelo Buon Persico (LO), Caronno Pertusella, Nova Milanese, Pozzuolo Martesana, Vedano al Lambro, Seregno, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e truffa ai danni dello Stato.

La conferma del ruolo  di M.A. è giunta dalla perquisizione della sua abitazione. Nascosti in soffitta all’interno di due comuni  zaini, sono stati sequestrati ben 163.695 euro in contanti, frutto della sua lucrosa attività di spaccio di droga, equivalenti ad almeno 8 mila dosi vendute al dettaglio e complessivi 2 chili di cocaina, al netto del taglio, 10 grammi di cocaina, una  pistola semiautomatica cal. 9 con relativo munizionamento risultata parte di un lotto di armi rubate in un’abitazione del Monferrato  ed alcuni orologi Rolex su cui sono in corso accertamenti.
Nascosta invece in un un calcio balilla in giardino, è stata trovata una pistola scacciacani priva di tappo rosso. Nella casa infine, dietro la stufa a pellet in soggiorno, i poliziotti hanno scoperto una nicchia, ricavata nella decorazione a mattoncini della  parete, evidente nascondiglio per la droga o per le armi. Un vero e proprio bunker sorvegliato all’esterno anche da telecamere piazzate su tutto il perimetro della villetta, collegato ad un sistema di videosorveglianza posto all’ingresso dell’abitazione.

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