Sono stati soprannominati “La banda della colla” i 5 georgiani arrestati dalla polizia, ritenuti responsabili di diversi furti avvenuti a Milano nel periodo di Ferragosto nel quartiere Bande Nere. Sarebbero gli autori anche del furto avvenuto a casa dei genitori del Ministro Salvini. La polizia ha notatocome, a cavallo di ferragosto, in controtendenza con il resto della città,
proprio in questa zona, è stato registrato un aumento di furti, per consumare i quali è stata utilizzata una tecnica del tutto nuova. Si è rilevato, infatti, come i
malviventi, per accedere nelle abitazioni avessero forzato le serrature, anche le più sofisticate causando minimi danni; gli investigatori hanno notato
come su quasi tutte le porte degli stabili interessati dai furti vi fossero degli strani filamenti trasparenti tra le porte ed i loro stipiti esterni,  realizzati utilizzando della colla. In pratica un segnale posto per controllare l’apertura delle porte e decidere, di conseguenza, quali appartamenti attaccare  Per  questa ragione è stata coniata la denominazione “banda della colla”

La Squadra Mobile  della Questura di Milano ha organizzato mirati servizi sul territorio, finalizzati a controllare soggetti  dediti alla consumazione di tali reati. Durante uno di questi controlli, nel corso del pomeriggio del 24 agosto, sono stati individuati e accompagnati in Questura da  personale della Squadra Mobile due cittadini georgiani, uno dei quali con precedenti per furti in abitazione, trovati in possesso di un’ingente somma di denaro, di
arnesi atti allo scasso, di un tubetto di colla e di un orecchino in oro.

Trattenuti in Questura per l’identificazione, i due, che sono stati denunciati per la ricettazione ed il possesso degli arnesi, sono stati rilasciati il giorno  successivo ma, una volta fuori, sono stati pedinati dapprima in auto e successivamente a piedi da diversi operatori della Squadra Mobile.
Dopo circa due ore i due georgiani sono stati visti entrare in uno stabile della  zona della città, Bande Nere, distante poche  centinaia di metri dalle abitazioni derubate.

Individuato l’appartamento in uso ai georgiani, sono intervenuti numerosi operatori che hanno sorpreso, oltre ai due personaggi già identificati, altri tre  connazionali, uno dei quali gravato da inosservanze delle norme sul soggiorno. Tutti e cinque sono stati trovati con le valigie, pronti ad allontanarsi dal posto.

Nel corso delle perquisizioni personali e dell’appartamento a loro in uso, sono stati rinvenuti e sequestrati: denaro contante, numerosi oggetti di sicura provenienza
furtiva, quali decine di orologi (alcuni dei quali di scarso valore economico), oggetti in oro di varia fattura, bigiotteria suddivisa in collane, bracciali, ciondoli  ed orecchini. Inoltre sono stati sequestrati innumerevoli arnesi atti allo scasso, flessibili di varie dimensioni, cacciaviti, pinze, seghetti, spadini, serrature  integre e danneggiate, chiavi a doppia mappatura. A conferma che i malviventi fermati facessero parte della  cosiddetta banda della colla, sono stati sequestrati tubetti di colla di vario genere, vernici e solventi.

Sono state quindi convocate le persone che avevano subìto i furti, le quali hanno riconosciuto alcuni oggetti preziosi che erano stati sottratti dalle loro abitazioni,
mentre il malvivente ritenuto il capo della banda è stato riconosciuto da un testimone che l’aveva visto aggirarsi nei pressi di uno degli stabili poi visitati dai ladri.

I cinque malviventi, sottoposti alla misura del fermo di indiziato di delitto, oltre che per i singoli furti, anche per il reato di associazione per delinquere
finalizzata alla consumazione di reati contro il patrimonio. Il fermo è stato poi convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Milano che ha disposto la custodia cautelare
in carcere.

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