Bill Homans, meglio con lo pseudonimo di Watermelon Slim, propone il suo blues Suonando il dobro con la slide. Il suo stile musicale affonda le radici blues del Delta del Mississippi. Esecutore poliedrico e polistrumentista, si è esibito negli anni con musicisti blues di notevole spessore artistico, come John Lee Hooker, Robert Cray, Champion Jack Dupree, Bonnie Raitt, “Country” Joe McDonald, e Henry Vestine dei Canned Heat.
Coerente con il suo stile musicale anche lo stile di vita adottato da Slim è poliedrico, infatti si dedica a qualsiasi lavoro gli venga proposto e gli consenta di sostenere economicamente la propria famiglia, dall’autista, al falegname, all’agente di recupero crediti. Nel suo vagabondare, in stile homeless, si ritrovò anche a lavorare in una coltivazione di meloni in Oklahoma, attività che gli fece guadagnare il suo famoso nome d’arte: Watermelon.
La vita da vagabondo non interferisce con la sua preparazione intellettuale: Slim riesce a conseguire in questi anni di vita frenetica ben due lauree, in storia e giornalismo e diventa anche membro del Mensa (associazione internazionale riservata alle sole persone che abbiano raggiunto o superato il 98 % del QI).
Figura complessa, intellettuale e popolare il suo tour europeo lo porterà anche in #Chiaravalley, un luogo che come Waermelon Slim è complesso, intellettuale e popolare allo stesso tempo.
Il concerto di Watermelon Slim è una delle attività rivolte al territorio sotto il progetto #NuoviPaesaggiCulturali e come programmazione musicale del Circolo Arci Pessina, Sounds of #Chiaravalley.

L’appuntamento è per venerdì 6 luglio ore 21.30 al’Arci Pessina Via S. Bernardo, 17,Milano.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati