Il sindaco di Milano Beppe Sala questa mattina ha aperto la prima conferenza nazionale sulle periferie urbane, organizzata da Fondazione Cariplo. “Stiamo parlando di un tema profondamente politico: riflettere di periferie significa riflettere di città. Noi viviamo il secolo delle città, ma siamo alla continua ricerca di una ricetta. La politica deve perseguire un’idea di socialità futura, che trovi un equilibrio tra una dimensione fisica sociale e una dimensione politica. Comuni, Città Metropolitane e Regioni, tutti gli enti tendono a legiferare e spesso a non esprimere una chiara visione su quello che è il futuro del luogo in cui viviamo. Le periferie sono il luogo in cui si sprigiona la faida di frizione dei vari temi, come immigrazione e povertà”, ha dichiarato il sindaco. “Dobbiamo andare oltre alle nostre certezze e alle nostre ideologie – ha proseguito Sala – per trovare una forma. Milano si sta candidando a essere un terreno ideale dove trovarla, perché – anche se le nostre periferie non sono scevre dai problemi – la situazione è migliore rispetto ad altre città e può essere risolta. Proprio questo ci impone di intervenire con determinazione”.  Il progetto del Comune di Milano partirà da settembre: “Faremo una prima presentazione e poi io, gli assessori e i consiglieri andremo in ogni singolo quartiere a portare le promesse di questa giunta. Carte alla mano, spiegheremo ai cittadini cosa faremo sulle abitazioni, gli spazi pubblici, le piazze e i servizi sociali. Qualcuno sarà contento, qualcuno no, ma mi sembra un atto doveroso rispetto alla volontà dichiarata più volte di lavorare sulle periferie”.  Il sindaco Sala ha parlato degli interventi che la sua giunta ha intenzione di portare avanti sulle periferie, annunciando “nuove regole nel piano di governo del territorio, per abbattere gli ecomostri: la nostra idea è che se non si abbattono gli ecomostri in 18 mesi, si perde al 60% il diritto di edificazione”. Il sindaco ha parlato anche degli interventi sul verde: “Vorrei affidarne la cura maggiormente ai municipi, perché è stato un errore centralizzarla”. “A breve – ha aggiunto parlando con i cronisti – avremo un incontro con la Prefetta, a cui ho chiesto di invitare tutti e nove i presidenti dei municipi, per coinvolgerli sulle tematiche della sicurezza”. A conclusione del suo intervento, il primo cittadino di Milano ha commentato il programma del Governo Conte sul tema delle periferie: “Abbiamo un nuovo Governo, che io non giudico a priori. Quello che noto, però, è che il tema delle periferie non lo vedo in agenda. Io farò in modo che ci torni. A mio giudizio partendo dal piano abitativo, perché c’è troppa gente oggi che non ha una casa degna”.

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