Condanna da parte dell’Anpi provinciale di Milano per la parata compiuta ieri in città dalle forze di estrema destra in occasione dell’anniversario della morte di Sergio Ramelli. Circa duecento estremisti di destra si sono recati in piazzale Loreto ed hanno posto dei fiori dove era stato esposto il cadavere di Benito Mussolini. Stando a quanto appreso la Digos ne ha identificati una sessantina e sta valutando provvedimenti.
L’Anpi in una nota parla di “gravissima provocazione neofascista conclusasi con saluti romani offende la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi”.

“Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il Fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione. Perché razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma” questo il comunicato diffuso dall’Anpi.

“E’ estremamente grave quanto accaduto in piazzale Loreto, proprio dove sorge il Monumento dedicato ai Quindici Martiri, partigiani e antifascisti, prelevati dal carcere di San Vittore per ordine del capitano della Gestapo Theodor Saevecke e fucilati all’alba del 10 agosto 1944 da un plotone della Legione autonoma Ettore Muti.
La gravissima provocazione neofascista conclusasi con saluti romani offende la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi.
E’ fondamentale che alla identificazione e alle denunce per apologia del fascismo operate dalle Forze dell’Ordine seguano, questa volta, esemplari condanne da parte della Magistratura. Non è più tollerabile che nella nostra città si ripetano sfregi e offese a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, e alla Memoria dei Combattenti per la Libertà”. Il comunicato è firmato da  Roberto Cenati,  Presidente ANPI provinciale di Milano
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