Case popolari MM, accordo Comune-sindacati per recupero morosità

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E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Milano e le organizzazioni sindacali Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini e Conia per la riscossione volontaria della morosità pregressa relativa alle case popolari di proprietà del Comune di Milano e gestite da MM. Il protocollo facilita e disciplina l’iter di recupero della morosità – scrive Palazzo Marino in una nota – salvaguarda le posizioni più fragili, prevedendo maggiori facilitazioni per le Aree di protezione (Isee Erp fino a 9mila euro) e di accesso (Isee Erp tra i 9 e i 14mila euro), in un quadro di agevolazione comunque valido per tutti gli inquilini. Arriva così al dunque una partita annosa e complessa, quella della morosità pregressa, che tra l’altro ha impegnato il Comune e i sindacati inquilini in una lunga trattativa che oggi ha portato alla firma del protocollo d’intesa. Ed ora si apre una nuova fase. “Sono consapevole che si tratta di una questione intricata – spiega l’assessore a Casa e Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti – che il passare degli anni ha contribuito a peggiorare. Continuando a rinviare le scadenze e a prorogare i termini, infatti, abbiamo solo fatto crescere il debito, complicando la vita alle famiglie e all’Amministrazione. Prestando attenzione alle reali possibilità economiche delle famiglie, adesso vogliamo riuscire a sanare questa situazione e a ristabilire le condizioni per una relazione più equilibrata e corretta tra l’Amministrazione e gli abitanti delle case popolari”. Anche per questo motivo, tutte le risorse che verranno recuperate attraverso il Piano di rientro saranno destinate ad interventi di manutenzione ordinaria delle case popolari. “La firma di questo accordo è un risultato importante per i Sindacati – commentano il Sunia, il Sicet, l’Unione Inquilini, l’Uniat e il Conia –. Grande parte delle nostre richieste è stata accolta. E questo grazie a tutte le mobilitazioni che abbiamo messo in campo e alle migliaia di lettere di contestazione inviate dagli inquilini al Comune per nostra iniziativa. Nel Protocollo vengono riaffermati alcuni punti importanti della delibera approvata in Consiglio comunale lo scorso ottobre. Ma ora gli inquilini avranno chiarezza del debito da rateizzare perché  sarà certo, liquido e esigibile; e potranno contestare l’entità del debito, verificarlo o ricalcolarlo presentando apposita documentazione, utilizzando poi lo strumento della transazione”. “Con il Protocollo – aggiungono il Sunia, il Sicet, l’Unione Inquilini, l’Uniat e il Conia – ci avviamo alla chiusura di una lunga vicenda, che si trascinava da anni, di Amministrazione in Amministrazione, che pesava pesantemente sulle migliaia di inquilini che le Organizzazioni sindacali hanno rappresentato in tutti questi anni in questa vertenza. Apprezziamo la disponibilità dell’Amministrazione a individuare questo percorso condiviso che porterà a una soluzione soddisfacente per tutte le parti. Auspichiamo che la Giunta ratifichi nel più breve tempo possibile i contenuti del Protocollo di intesa”. La morosità in questione è quella relativa ad uno specifico arco temporale, che comprende le bollettazioni ordinarie (canoni ed oneri accessori) con scadenza a tutto il 2016, oltre ai conguagli (di canoni ed oneri accessori) a tutto il 2015. Una lunga partita, mai chiusa dai gestori degli appartamenti che si sono susseguiti negli anni. Entro il 30 aprile l’Amministrazione, tramite il gestore MM, si è impegnata ad inviare a tutti gli inquilini un’informativa relativa al Piano. Gli interessati avranno tempo per decidere il da farsi fino al 31 dicembre: se entro la scadenza non dovesse arrivare l’adesione scatterà il programma di riscossione coattiva. In caso invece di accettazione il Comune ed MM formuleranno la proposta del Piano di rientro che preciserà l’ammontare complessivo del debito e il numero di rate previste (il loro numero massimo è stato portato da 24 a 120 con due delibere, una di Giunta e una consiliare, già nei mesi scorsi). Ogni rata non potrà comunque essere superiore a un ottavo del reddito medio mensile del nucleo familiare. Verrà istituita anche una Commissione consultiva che avrà il compito di vagliare le situazioni eccezionali di sopravvenuta insostenibilità del Piano. Sarà composta tra gli altri da rappresentanti degli Assessorati alla Casa, alle Politiche sociali e al Bilancio, da referenti del Coordinamento Emergenze abitative e delle Organizzazioni sindacali degli inquilini.

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