Treviglio, laboratori dormitorio con 14 operai irregolari

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Due laboratori-dormitorio gestiti da cinesi sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Treviglio nel Bergamasco. I due laboratori, uno dedicato alla confezione in serie di abbigliamento e l’altro alla fabbricazione di calzature, entrambi nel comune di Fontanella, avevano le finestre completamente oscurate ed erano totalmente privi di vie di areazione: all’interno c’erano 20 lavoratori, tutti cinesi, intenti al confezionamento di capi di vestiario e alla lavorazione di scarpe, attività non dichiarate al Comune.  Rinvenuti numerosi banchi di lavoro in serie, 45 macchinari, circondati da cumuli di materiale in disordine e fili elettrici volanti. All’interno dei locali sono state ricavate abusivamente 10 stanze da letto, con servizi igienici dotati di una sola doccia, in cattivo stato di manutenzione e pulizia.
La Guardia di Finanza, che è intervenuta insieme alla Polizia Locale, ha scoperto 3 clandestini, di cui uno trovato intento al lavoro, 2 lavoratori completamente in nero, 4 dipendenti che hanno dichiarato ai finanzieri di aver lavorato in nero prima di essere regolarizzati e 7 lavoratori assunti irregolarmente. Per uno dei due titolari dei laboratori è scattata la denuncia per l’impiego di manodopera clandestina, mentre è ancora al vaglio la posizione dell’altro titolare del laboratorio dove sono stati trovati gli altri due clandestini, tutti segnalati alla Questura di Bergamo per l’avvio della procedura di espulsione dal territorio nazionale. Per ciascun lavoratore in nero e irregolare verrà elevata una maxi sanzione da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro, a seconda del periodo di impiego in nero. Contestualmente, i finanzieri hanno anche avviato mirati controlli fiscali, in quanto le due ditte non risultano aver regolarmente presentato le dichiarazioni, né versato le imposte.
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