Boom per gli agriturismi in Lombardia. Dal 2012 a oggi sono infatti passati da 1.415 a oltre 1.600, per un aumento complessivo del 16%, con i piatti della tradizione che si possono gustare in 2 strutture su 3. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia in occasione delle festività pasquali, durante le quali gli agriturismi dalle Alpi al Po saranno tra le mete più gettonate per passare momenti di tranquillità e divertimento in compagnia di parenti e amici.

In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – sono oltre mille le strutture che offrono un servizio di ristorazione, pari al 66% del totale. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menu locali a base di prodotti di stagione a chilometri zero è la qualità più apprezzata dagli ospiti, e anche quest’anno per Pasqua non mancheranno piatti tipici come formaggi e salumi del territorio, ravioli, cappellacci, ma anche agnello e capretto, faraona e polenta, fino alla tradizionale colomba.

“Gli agriturismi – commenta Alessandra Morandi, presidente di Terranostra Lombardia – sono un potente strumento per scoprire i tesori della nostra regione a cominciare da quelli della tavola fino ad arrivare a quelli naturalistici e culturali, lontano dallo stress della vita quotidiana”.

Accanto alla ristorazione – continua la Coldiretti Lombardia – sta crescendo la domanda di servizi aggiuntivi: sempre più spesso, infatti, sono offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici ma anche corsi di cucina o di orticoltura.

A livello provinciale, secondo gli ultimi dati regionali, il territorio con il maggior numero di agriturismi attivi è Brescia con 335 strutture, seguita da Mantova con 239, Pavia con 225 e Bergamo con 165. Ci sono poi la provincia di Como con 151,Sondrio con 119, Milano con 127, Lecco con 74, Varese con 85,  Cremona con 72, Lodi con 31, Monza e Brianza con 15.

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