C’era una volta Giorgio Gaber. E tutti oggi lo tirano per la giacchetta, tanto che a me inizia a stare un po’ indigesto. Prima è stata la Colli, con la Provincia. E va bene perché era sua moglie, e lui un grande. Poi è arrivata la Regione. E va bene, perché lui era un grande. Ma che ora, come ci dicono i giornali, anche Delrio è venuto a Milano e ha dialogato idealmente con Gaber su che cosa è la sinistra, mi sembra davvero troppo. Io non so che cosa si siano detti, perché giuro che mi interessa di più lo studio degli insetti autoctoni del basso Lambro. Però mi vien da notare che so perfettamente che cosa non è di sinistra. Per esempio, non è di sinistra sfasciare le Province senza creare un’alternativa, perché non si può ritenere alternativa quell’aborto che è la città metropolitana. Precisamente quello che ha fatto Delrio con la Legge Delrio. Ora, lui è a Milano,  in teatro, che parla con Gaber. A Roma, intanto, Lega e Movimento 5 Stelle decidono il governo.

Mi sembra che ciascuno stia facendo la cosa che gli viene meglio, almeno allo stato attuale.

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