La cantastorie calabrese Francesca Prestia domani, mercoledì 21 marzo,  si esibirà a Mantova al teatro Bibiena in occasione  della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata dalle associazioni Libera Lombardia e Avviso Pubblico. Nel suo spettacolo ” …tantu nui simu ‘e cchiù!”  Francesca Prestia canta e interpreta l’anima antica e moderna della Calabria. E’ anche l’unica cantastorie donna di una regione difficile, complessa e meravigliosa. Perchè narrare attraverso la musica e la canzone popolare una regione come la Calabria, richiede la conoscenza anche delle differenti culture che in quella regione convivono e sono presenti da secoli, anche con le loro lingue che ancora oggi si parlano. Canta in Arbereshe per la presenza di una forte e diffusa comunità di origine albanese da ormai 4/5 secoli; canta in yiddish pechè la Calabria nella sua storia ha visto anche la presenza di una importante comunità ebraica che ha contribuito fortemente al suo sviluppo; canta nell’antica lingua calabra il Calabrogreco che ancora oggi si parla in alcune zone del basso Jonio calabrese. In quest’ultima lingua resta straordinaria l’interpretazione, nell’ambito del festival della canzone popolare d’autore di Macerata: MUSICULTURA 2015 , dove Francesca, in lingua Calabrogreca, canta, insieme a Roberto Vecchioni “I AGAPI,PIRIA TU THIU” una delle più antiche canzoni d’amore in quella lingua.

Canta anche  la storia, la memoria, le culture della Calabria antica e moderna: da Leonzio Pilato, monaco e intellettuale della Calabria del XIV secolo che fu uno dei primi ad introdurre in Europa lo studio e la conoscenza della lingua greca, insegnandola a Petrarca e Boccaccio; alle donne calabresi narrate in letteratura da Corrado Alvaro a Mario La Cava. Ed è proprio sulle figure femminili calabresi che Francesca rivolge una particolare attenzione nella sua opera di ricerca: dalle figure delle brigantesse, alle donne che combattono e si ribellano alle mafie: Rita Atria, Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola, Rossella Casini,Ilaria Alpi, Francesca Morvillo. Ma la sua ricerca, nel campo della musica popolare, supera anche i confini della Calabria e approda anche a Mantova, dove con la sua canzone “Si cca fussa Giuvanna” parla proprio di Giovanna Daffini, mondina, cantastorie mantovana, nata a Villa Saviola, e alla quale il comune di Motteggiana ha intitolato un concorso nazionale di musica popolare e che ha visto Francesca Prestia vincere anche alcuni premi (l’ultimo nella edizione 2017 del concorso).

 

 

Print Friendly, PDF & Email