“Sei mia”, al Piccolo serata su maschilità e violenza contro le donne

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Sei mia” è il titolo della serata culturale e civile che si terrà il 23 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio Melato (via Rivoli, 6) per proporre una riflessione sul tema della violenza maschile contro le donne. «Al cuore dell’iniziativa – spiegano gli ideatori Marco Manzoni di Studio Oikos e Carmen Leccardi dell’Università Milano-Bicocca – vi è l’intento di proporre un’analisi di quella parte della maschilità contemporanea che sceglie la violenza come unico linguaggio praticabile nella relazione con il mondo delle donne e con il suo desiderio di autonomia e di soggettività». Cosa spinge un uomo a ricorrere alla violenza contro una donna? Perché questa crudeltà maschile che minaccia, tortura e uccide le donne? Dove affonda le sue radici la violenza sulle donne? E come è possibile ridurre lo squilibrio di potere che continua ad esistere tra i generi? A questi e ad altri interrogativi risponderanno personalità del mondo culturale e scientifico, come il filosofo Salvatore Veca, la psicologa Silvia Vegetti Finzi e lo psicoanalista Luigi Zoja, ed esponenti di associazioni e reti che operano sul campo, con la finalità di promuovere non solo un maggiore livello di attenzione sul fenomeno della violenza maschile, ma anche per favorire, insieme a un approfondimento culturale, lo sviluppo di nuove forme di intervento. Un volto contemporaneo della violenza distruttiva di cui è capace il maschio è rappresentato dal fenomeno del “femminicidio”: l’omicidio – spesso causato da figure maschili parentali o sentimentali – di donne in quanto donne. Donne che hanno deciso di rifiutare forme di sopraffazione o relazioni amorose non più desiderate. La non accettazione dell’uomo dell’abbandono da parte di una donna ha spesso un epilogo tragico nel pensiero-atto “sei mia, e quindi ti tolgo la vita”, coinvolgendo spesso anche i figli della coppia.

L’intervista a Marco Manzoni di Studio Oikos, da 30 anni impegnato in progetti culturali con finalità etica.

Il numero di omicidi perpetrati, le loro recenti e sempre più efferate forme, la trasversalità culturale e professionale degli uomini coinvolti, sono solo alcuni elementi inequivocabili di una gravità sociale senza precedenti che impediscono la crescita di nuovi livelli di libertà dell’essere umano, uomo, donna o bambino che sia. Da qui l’idea di dar vita a una serata che raccolga la voce ampia e qualificata della società civile e culturale di Milano intorno a questo fenomeno inaccettabile. Dopo i saluti di Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano, e di Daria Colombo, delegata del Sindaco per le Pari Opportunità di Genere, aprirà la serata l’intervento del filosofo Salvatore Veca, che condurrà il pubblico in una riflessione su come le diverse forme di violenza maschile sulle donne costituiscano una risposta distruttiva alla paura della perdita di relazioni – reali o immaginarie – e alla condanna dell’uomo alla solitudine. È un dominio, quello dell’uomo sulla donna, che viene paradossalmente esercitato con più forza ai tempi della fragilità e dell’incertezza maschile. Secondo la psicologa Silvia Vegetti Finzi la violenza maschile sulle donne può essere considerata “la questione della nostra epoca” in quanto mette in luce il lato oscuro del rapporto tra i sessi e, di conseguenza, l’intolleranza verso ogni forma di differenza. A partire dalle teorie dello psicoanalista Donald Winnicott, sarà indagata l’origine della violenza contro le donne, riflettendo sul ruolo della figura materna e sulla paura dell’uomo della dipendenza dalla donna.  Lo psicoanalista Luigi Zoja proporrà un itinerario analitico intorno all’identità maschile facendo ricorso alla figura mitologica del centauro, la cui unica forma di unione sessuale era lo stupro. L’uomo, possedendo minori capacità relazionali rispetto alla donna, quando è incapace di identificare soluzioni psicologiche adatte, tende a ricorrere alla violenza come risposta. La sociologa Carmen Leccardi si soffermerà sulle dinamiche contemporanee dei rapporti di potere tra i generi, con particolare attenzione ai processi che hanno investito le maschilità mettendone in discussione l’egemonia sociale. Di fronte alle situazioni di crisi che in questo scenario si delineano, e per ridare fiato ad un ordine di genere ormai obsoleto, la violenza maschile può allora diventare lo strumento estremo per bloccare la parola delle donne.  Ai contributi dei relatori e delle relatrici, Marco Manzoni aggiungerà un ulteriore elemento di riflessione, sottolineando come il senso di precarietà che caratterizza il mondo contemporaneo e i suoi valori concorra a fare esplodere l’aspetto della prevaricazione. Lo si può constatare, oltre che nella violenza di genere, anche negli abusi sui minori, nella violenza mediatica ed economico-finanziaria, nella distruzione delle risorse naturali e nelle diverse forme di terrorismo. In tal senso la violenza maschile sulle donne si inscrive in un contesto più ampio, che mette oggi in gioco la democrazia e le sorti del pianeta.

Rappresentanti di gruppi, organismi e associazioni come Claudia Biondi di Caritas Ambrosiana, Stefano Ciccone di Maschile Plurale, Manuela Ulivi della Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate insieme a un’attivista della rete Non Una Di Meno porteranno sul palco testimonianze dirette del loro impegno quotidiano contro la violenza maschile sulle donne.  Le analisi e le testimonianze saranno intercalate da letture di brani teatrali sul tema a cura del Piccolo Teatro di Milano, tratti dalle opere Simposio di Platone, La bisbetica domata di William Shakespeare e Il barone rampante di Italo Calvino, con Lucia Marinsalta e David Meden, e la drammaturgia di Paola Ornati.

L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Milano e con l’adesione di istituzioni culturali e scientifiche della città quali Piccolo Teatro, Casa della Cultura, Centro di ricerca interuniversitario Culture di Genere, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano-Bicocca, Fondazione Badaracco, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori; con organismi pastorali come Caritas Ambrosiana e associazioni quali Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, Donne in quota, Maschile Plurale oltre alla rete Non Una Di Meno.

Ingresso gratuito con prenotazione online sul sito http://www.piccoloteatro.org/IT/seimia

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