Taglio del nastro questa mattina per le nuove sale di Emodinamica dell’ospedale San Gerardo di Monza, realizzate nell’ambito dell’intervento di ristrutturazione da ILSPA in qualità di Stazione Appaltante e dal concessionario.
Una struttura storica, avviata e inaugurata 30 anni fa esatti, dove venivano di fatto eseguite solo diagnosi invasive in pazienti con malattia coronarica o con malattia delle valvole cardiache.
Oggi, grazie alla nascita della nuova Unità Operativa Complessa di Emodinamica, che associa l’Emodinamica del San Gerardo con quella dell’ospedale di Desio, entrambe ad alto volume di attività, l’Emodinamica della ASST di Monza è salita ai primi posti per casi diagnostici e interventi di angioplastica nell’infarto del miocardio eseguiti in Lombardia e sicuramente al primo posto per interventi in urgenza nell’infarto miocardico acuto.
“La nuova struttura di Emodinamica – sottolinea Matteo Stocco, Direttore Generale della ASST di Monza – consente un avvicinamento strategico alla zona di emergenza/urgenza in quanto posto al di sopra della Medicina d’Urgenza, adiacente ai reparti di Rianimazione e al blocco Angiografico. Per far fronte al costante aumento della domanda di prestazioni interventistiche anche in urgenza/emergenza, è stato già avviato da qualche anno un esclusivo servizio di pronta disponibilità notturna e festiva autonomo, in grado di garantire qualsiasi tipologia di intervento 24 ore su 24: è anche per questo motivo che il San Gerardo di Monza è stato inserito nella Rete Regionale Trauma come Centro Trauma ad Alta Specialità (CTS)”.
Nel 2017 sono state eseguite 2404 procedure, 2301 coronarografie, 1316 angioplastiche, 456 procedure in urgenza e 338 angioplastiche primarie per infarto miocardico acuto.
L’attività è organizzata in maniera continuativa, H 24, adeguando il numero di emodinamisti esperti e con una rete in collaborazione con il 118, per fare in modo che il tempo tra diagnosi e dilatazione dell’occlusione coronarica sia il più breve possibile. Se il vaso viene riperfuso entro un’ora dall’inizio dei sintomi il 25% degli infarti abortisce.
Insieme al servizio di Anestesia e Rianimazione del San Gerardo, l’Emodinamica ha dato il via al progetto ECMO, (ossigenazione extracorporea a membrana), che dal 2006 garantisce alla popolazione, in caso di arresto cardiaco refrattario, il trattamento con circolazione extracorporea.

Print Friendly, PDF & Email