Vincenzo Nibali ha scalato un’altra volta il Ghisallo e lo ha fatto come sempre alla sua maniera, col cuore, immergendosi in un bagno di folla, di fans e di appassionati del ciclismo attuale e di quello storico, concedendosi con generosità ed eleganza ad un evento straordinario del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio (Como), aperto eccezionalmente per lui martedì 20 febbraio per una serata emozionante.

Il pretesto è stato la mantenuta promessa fatta nel suo cuore mentre correva – da protagonista e all’attacco – il Giro di Lombardia del 2017: “quando mi dissi, se vinco porto la maglia al Museo di Fiorenzo Magni a cui avevo promesso una visita che non sono riuscito a fare quando lui era in vita. Questa volta lo faccio. CI tengo!”. Detto fatto. Vincenzo Nibali ieri al Museo del Ghisallo ha dedicato parole, foto, autografi, selfie e sorrisi a tutti, senza risparmiarsi, felice di onorare un luogo sacro del ciclismo, una casa del ciclismo che lo attendeva con emozione e che lo ha omaggiato in un bagno di folla (quasi 200 presenze) sia pure per questa apertura straordinaria prima della riapertura stagionale che avverrà il prossimo tre di marzo (9,30/17,30 orario continuato tutti i giorni).

Fra i numerosi personaggi e fan presenti, molti amici della Fondazione Museo del Ghisallo presieduta da Antonio Molteni, con la figlia di Fiorenzo Magni, Beatrice, a fare gli onori di casa, ieri, persino in anticipo rispetto al programma, arriva a sorpresa anche Andriano Galliani, che palesa la sua passione per il ciclismo e si confessa primo fan di Vincenzo Nibali in tempi non sospetti mostrando una sua foto che lo ritrae con la maglietta “Roi Nibali” in occasione del successo di Vincenzo – Lo Squalo di Messina – al Tour de France 2014.    “Sono legato da amicizia autentica a Fiorenzo Magni – dice un inedito Galliani da “Roi del Milan” a Roi del Ciclismo di Nibali – e avevo già avuto modo di apprezzare questo grande Museo, oggi, però, sono qui per stringere la mano ad un grande campione come Vincenzo Nibali che ci ha fatto entusiasmare molte volte e non credo abbia finito la sua missione di Campione”.

Vincenzo Nibali, accompagnato dai suoi fedeli procuratori e amici Johnny Carera e Andrea Noé – professionisti del management del ciclismo molto affezionati al Museo del Ghisallo – ha visitato il museo soffermandosi sulla più grande collezione di maglie rosa organizzata in collaborazione con La Gazzetta dello Sport e sulla teca delle maglie storiche tricolori… senza nascondere la sua curiosità e passione per la storia del ciclismo “che conosco magari non con profondità essendo passati così tanti anni, ma mi affascina sentire parlare di Coppi e di Bartali, anche se io confesso di essere cresciuto nel mito di Francesco Moser…”

 Antonio Molteni ha ricevuto poi dalle mani del campione messinese la maglia e il completino con cui ha vinto il Giro di Lombardia 2017 e ha contraccambiato simbolicamente con una maglia vintage di lana con i colori retrò del Museo Ghisallo. “Siamo molto onorati di questa visita speciale – ha detto il presidente della Fondazione– e molto soddisfatti per la partecipazione di tanta gente, anche qualche scuola di ciclismo, che fa capire come le distanze del Ghisallo di Magreglio si colmino facilmente quando c’è la passione e ci sono i campioni di stile e di generosità come Nibali pronti a testimoniare questi sentimenti”.

Il Ghisallo saluta il suo #Nibaliday dando così l’avvio alla sua stagione museale che sarà ricca di eventi e di giornate come questa: “Abbiamo un programma ricchissimo che anticiperemo a breve ai media, – ha detto la direttrice Carola Gentilini – e inaugureremo proprio alla riapertura una nuova area vetrina – bookshop molto ricca che sarà il benvenuto ai numerosi visitatori del Museo pronto a superare anche quest’anno il precedente record di visite e di eventi mediatici proprio come voleva il nostro Fiorenzo Magni”.

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