C’erano una volta i cioccolatai e i peracottai.

Roba forte eh.

I cioccolatai sono quelli che hanno presentato la lista del centrodestra senza una fotocopia. Ne abbiamo parlato ieri. Ma ancora più cioccolatai di loro sono quelli – francamente scandalosi – che pensavano di vincere per abbandono forzato dell’avversario. Un po’ come quelli che pensano di vincere grazie alle inchieste che – ed è ora di dirlo chiaro e forte – ogni volta vengono guarda caso aperte proprio sotto elezioni. Peccato che non spostano un voto, quelle inchieste. Perché tutti pensano che la politica faccia schifo in tutte le sue parti, e quindi schifo più schifo meno, non cambia molto. Ma quelli che mi stupiscono sono i peracottai. E tra questi, purtroppo, quelli che hanno fatto il ricorso all’alta corte di giustizia europea su Ema. Al di là del fatto che sono riusciti a metterci un refuso sul frontespizio, e già questo è indice di sciatteria, qualcuno mi deve spiegare quali speranze può avere Milano di sovvertire una decisione presa dagli stati membri, anche di fronte ad Amsterdam che ha giocato sporco, ricorrendo all’alta corte di giustizia. E’ completamente assurda, come strada. Bisogna rassegnarsi e dirselo: la via di Ema è chiusa. E andiamo avanti, stop. Bisogna mettersi in testa che l’Europa non è come l’Italia, dove governa il Tar e noi siamo umili sudditi.

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