I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, emessa dal Giudice per Indagini Preliminari di Monza, nei confronti di un commercialista monzese, una mediatrice immobiliare di Desio e un imprenditore di Seregno – operante nel settore della progettazione e realizzazione di interni – indagati per aver alterato una procedura fallimentare in corso presso il Tribunale brianzolo nel cui ambito il professionista arrestato aveva il ruolo di curatore fallimentare.
A seguito di una segnalazione pervenuta al Tribunale di Monza – Sezione Fallimentare nel
giugno 2017, la Procura della Repubblica ha delegato le Fiamme Gialle ad indagare su
presunte irregolarità commesse dal citato commercialista nell’esercizio delle sue funzioni
di curatore nominato in numerose procedure concorsuali e di custode di beni pignorati.
L’attività investigativa condotta dai Finanzieri di Monza ha svelato l’esistenza di un
collaudato rapporto “affaristico” tra il curatore fallimentare e la mediatrice immobiliare. In
particolare, gli accertamenti eseguiti dai militari hanno fatto emergere come il curatore, con
la complicità dell’agente immobiliare, sfruttando la propria posizione “privilegiata” e
ponendo in essere una serie di atti contrari ai doveri di pubblico ufficiale, si sia adoperato
per favorire l’imprenditore di Seregno – cliente della donna – nell’aggiudicazione all’asta di
un immobile di proprietà di una società fallita, a discapito sia degli altri potenziali
acquirenti, dissuasi o ostacolati a partecipare alla gara dallo stesso professionista, sia dei
creditori del fallimento, tra i quali novanta dipendenti dell’impresa fallita.
La condotta illecita dei due soci in affari era finalizzata ad ottenere dall’imprenditore
favorito la dazione di una somma di denaro quantificato dagli stessi indagati in 150 mila
euro (pari al 10% del valore dell’immobile a base d’asta), destinata ad essere spartita in
parti uguali (“fifty/fifty”), come in più occasioni ripetuto dagli indagati.
Le risultanze investigative sinora acquisite dalla Guardia di Finanza, sotto il coordinamento
della Procura della Repubblica di Monza, hanno così portato all’emissione da parte del
G.I.P. di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il curatore fallimentare e
l’agente immobiliare nonché ai domiciliari per l’imprenditore.
Proseguono le indagini a carico del professionista monzese in merito alla gestione di altre
procedure fallimentari ed esecutive a lui assegnate dal Tribunale di Monza.

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