Maroni: basta politica, me ne vado

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“Non mi occupo più di politica perché, come ho detto, me ne libero e me ne vado, lascio e quindi così sarà”. Così il governatore della Lombardia Roberto Maroni a margine di una visita alla sede della Croce Rossa conferma il suo addio alla politica. A chi gli chiede se, come ipotizza il quotidiano La Stampa, sia pronto a lanciare una sua fondazione risponde simpaticamente che “terrà conto” del suggerimento. “No, – chiarisce subito dopo – ho altri progetti in mente fuori dalla politica e sono molto felice di questa scelta perché è una vita nuova”. Quello che è apparso ieri sulle pagine de il Foglio è stato “uno sfogo, una cosa sul piano umano e non politico, poi è stata interpretata così. Retroscena, patti segreti? Tutte stupidaggini. È stato uno sfogo umano, ci sta. Mi sono sfogato, ora fine, basta. Mi spiace di queste polemiche che non ho voluto io, ma per me è una pagina chiusa. Viva Salvini premier”. Così Roberto Maroni torna sulle polemiche con il segretario del suo partito Matteo Salvini. Maroni ha dato ragione al leader del Carroccio che gli ha detto che non è indispensabile: “Sono d’accordo, nessuno è indispensabile. Mi sono sfogato l’altro giorno però adesso basta, la vicenda è chiusa”. “Mi sono sfogato – ha aggiunto – perché mi sono sentito trattato un po’ male, ma è stato uno sfogo e basta. Retroscena, patti segreti? Tutte stupidaggini. È stato uno sfogo umano, ci sta. Mi sono sfogato, fine, basta. Ora si torna a lavorare come prima a sostegno di Salvini premier perché questo fanno i leghisti e io sono della Lega”. Maroni ha anche assicurato ai cronisti che chiamerà il suo segretario: “Sì certo, siamo entrambi milanisti, considero chiusa questa vicenda spiacevole. Poteva essere gestita meglio? Sì certamente da entrambe le parti, però per me la questione è chiusa”. Maroni ha garantito anche che sarà impegnato a “sostenere Fontana presidente”. (omnimilano)

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