Luce, gas e autostrade; prime stangate del 2018

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Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’Energia, dal 1° gennaio per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento dello 5,3% mentre la bolletta del gas salirà del 5%. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per una famiglia tipo significa pagare nel 2018 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° gennaio 2018 al 1° gennaio 2019), 28 euro in più per la luce e 51 euro in più per il gas. Una stangata complessiva pari a 79 euro. “Pessima notizia. Nonostante ci sia già stato nel precedente trimestre, alle soglie dell’inverno, un aumento del gas del 2,8%, prosegue il rialzo dei prezzi per chi deve riscaldare la propria abitazione, gravando ulteriormente e pesantemente sui bilanci delle famiglie. Grave, poi, che per la luce siano risaliti gli oneri di sistema, per via delle aziende energivore. Si tassa di tasse occulte che andrebbero invece addossate alla fiscalità generale” afferma Pieraldo Isolani, esperto del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

Scattano da oggi anche gli aumenti dei pedaggi autostradali. Duro il commento di Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente. “Puntuali come un orologio svizzero arrivano anche quest’anno gli aumenti dei pedaggi autostradali (+3,1%) sulla rete più frammentata d’Europa che conta ben 27 società concessionarie, aziende spesso carrozzoni clientelari. Si pensava che dovessero bastare ai bramosi gestori gli extra profitti generati dai ricavi dalla crescita del traffico del 2,5%. Anche quest’anno gli aumenti medi sono quasi tripli dell’inflazione (+1,2%), nonostante che 2/3 della rete sia vecchia e già ammortizzata. I concessionari possono già contare su aumenti della produttività e sulla riduzione dei costi derivanti, dall’automazione introdotta (il 70% dell’utenza utilizza il telepass) dalla riduzione degli addetti del settore e da piani fantasma d’investimento e di mitigazione ambientale. Con il primo gennaio spiccano gli aumenti della Milano Serravalle e tangenziali con +13,9%. La concessionaria, proprietaria della costruenda Pedemontana, deve sostenerne la situazione pre-fallimentare evidenziata dal tribunale di Milano. La Strada dei parchi cresce del 12,8%, frutto di una incredibile controversia giudiziaria Stato/Concessionario che dura da anni”.

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