Il Sindaco di Monza Dario Allevi ha siglato oggi l’ordinanza 310/2017, di carattere contingibile e urgente, che vieta l’utilizzo di botti, petardi e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici o aperti al pubblico della città, in occasione dei festeggiamenti di Capodanno.

Il divieto, che ha ottenuto anche il via libera da parte della Prefettura di Monza,  scatterà da domani 30 dicembre fino a tutto l’1 gennaio 2018 e riguarderà in particolare i seguenti luoghi della città, comprese le loro pertinenze: area monumentale – centro storico; Parco e Villa Reale compresi i giardini; l’ospedale, i centri ed istituti di cura e salute nella fascia entro 300 metri dagli ingressi; parchi e giardini entro 300 metri dagli ingressi; le aree mercatali nei giorni e nelle ore di svolgimento del mercato con estensione ai 150 metri dalla delimitazione dell’area; i luoghi di culto, luoghi di aggregazione e di ritrovo, pubblici esercizi entro 50 metri dagli ingressi. I divieti, inoltre, si estendono anche alle aree private qualora l’utilizzo dei fuochi pirotecnici possa avere effetti su luoghi pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi.

Dal Comune di Pavia fanno sapere che oltre al divieto di vendere e trasportare bottiglie di vetro e lattine in centro storico, quest’anno per Capodanno saranno vietati anche i classici “botti”.

A Mantova stop anche ai botti in piazza e su tutto il territorio comunale.

Anche quest’anno Regione Lombardia e’ in campo per prevenire l’uso scorretto dei giochi pirotecnici. “Grazie alla collaborazione con Assogiocattoli –  ha spiegato l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali – abbiamo provveduto a realizzare e distribuire 30.000 vademecum sull’uso corretto dei giochi
pirotecnici. Questi volantini illustrano dieci semplici consigli per rendere piu’ consapevoli e meno pericolosi i festeggiamenti per Capodanno. Fare informazione anche di carattere
istituzionale puo’ contribuire a evitare infortuni”. Il vademecum e’ in distribuzione presso tutti gli sportelli regionali e nei punti vendita Assogiocatoli.

Come ogni anno ENPA Milano ricorda come l’utilizzo dei cosidetti “botti”, petardi e fuochi d’artificio, in vista di Capodanno, rappresenti un pericolo non solo per l’incolumità delle persone ma anche per quella degli animali domestici e della fauna selvatica in generale. Il fragore causato dai botti provoca negli animali disorientamento, paura, reazioni incontrollate e può essere motivo scatenante di indesiderate fughe, che nei selvatici possono creare seri problemi sino a causarne la morte, mentre nei nostri animali domestici possono suscitare non solo paure ma anche indesiderate e pericolose fughe. Anche quest’anno, come per il 2017, il Comune di Milano ha deciso di non emettere alcuna ordinanza di divieto di utilizzo di materiali esplodenti vista l’impossibilità reale di contrasto nei confronti di chi violasse il divieto. Per rendere effettivo un divieto di questo genere sarebbe importante vietare la vendita di artifici pirici almeno in tutti i Comuni della città metropolitana. ENPA Milano auspica che quanto prima venga infatti promulgata una norma che vieti il commercio di materiali esplodenti quali botti e similari, riservandone l’uso a persone autorizzate munite di regolare patentino e solo nell’ambito di eventi circoscritti. Sarebbe altresì importante che venissero previsti incentivi per quanti organizzano spettacoli pirotecnici solamente luminosi, senza la necessità di usare congegni esplodenti: in questo modo si salvaguarderebbe lo spettacolo dei fuochi, evitando tutti i pericoli a questo connessi.

Ecco perché l’invito dell’OIPA è di diffondere le buone prassi per proteggere gli animali dai botti, perché solo con una corretta informazione e con la sensibilizzazione si possono salvare le vite delle centinaia di animali, domestici e selvatici, che ogni anno muoiono in concomitanza dei festeggiamenti di Capodanno.
La locandina con le dieci regole è consultabile e scaricabile in diversi formati dal sito dell’associazione  https://www.oipa.org/italia/decalogo-bottidicapodanno/ sia per una diffusione cartacea che tramite social network.

 

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