“Il tavolo di coalizione del centrosinistra si è riunito oggi per proseguire il lavoro di costruzione di un progetto di governo per la Lombardia alternativo alla destra e a Maroni. Un lavoro che vuole mettere al centro i problemi dei lombardi e che si articolerà sui temi prioritari del lavoro, della tutela della salute, della difesa dell’ambiente e della promozione della mobilità sostenibile. Le forze di centrosinistra riunite intorno al tavolo hanno espresso un’ampia condivisione sullo svolgimento delle primarie in tempi stretti e non oltre il 3 dicembre. Sui tempi non si è ottenuta la necessaria convergenza di Articolo Uno – Mdp. Allo stesso tempo, tuttavia, è stato messo in evidenza da parte di tutti l’obiettivo di proseguire il lavoro di confronto sul programma come luogo nel quale trovare la massima condivisione: la costruzione di un progetto in piena discontinuità rispetto ai governi regionali passati che possa trovare la partecipazione di tutti i soggetti del centrosinistra lombardo.” È quanto affermano in una nota i rappresentanti di Partito Democratico, Patto Civico, Campo progressista, Partito Socialista, Italia dei Valori, Verdi.

Sul risultato del tavolo di coalizione che si è tenuto questo pomeriggio è intervenuto anche Giorgio Gori: “”Mi dispiace non si sia trovato un accordo sull’organizzazione delle primarie che, ribadisco, sono pronto ad affrontare purché tali da favorire la più ampia partecipazione degli elettori. Ribadisco la ferma intenzione di favorire la più ampia aggregazione di forze politiche e civiche del centrosinistra intorno ad un programma di autentico cambiamento di Regione Lombardia, i cui elementi qualificanti siano la tutela dell’accesso universale alla migliore offerta sanitaria, un serio progetto di riqualificazione ambientale e di sviluppo sostenibile del territorio regionale e un deciso intervento sulle disuguaglianze di tipo economico e sull’accesso ai diritti. Su queste basi confido potremo fare positiva sintesi del contributo di tutti.” Così si è espresso il sindaco di Bergamo e candidato in pectore del Partito Democratico.

Infine, in una nota interviene anche Articolo 1 Mdp: “La Lombardia è governata dal centrodestra da oltre 20 anni. Siamo convinti che per segnare una discontinuità sia necessario aprire un confronto nella società lombarda, evitando di aprire una discussione che resti interna al solo ceto politico. Occorre  coinvolgere tutti i cittadini lombardi in un confronto che non sia solo formale,  che non sia una semplice conta o l’incoronazione di un candidato già in pista da diverso tempo. Per questo non si comprendono le rigidità che abbiamo incontrato quando ci sarebbe bisogno di tempi adeguati, di una reale mobilitazione e il coinvolgimento dei soggetti civici e politici che ad oggi non si sono sentiti partecipi di questa sfida. ”

Infine la direzione  regionale del Pd, alla presenza del coordinatore della segreteria nazionale Lorenzo Guerini, ha approvato all’unanimità la candidatura di Giorgio Gori alla presidenza della Regione per la sfida del 2018.

“Giorgio Gori è il nostro candidato alla guida della Regione Lombardia – dichiara il segretario regionale Alessandro Alfieri – e sarà sostenuto da una coalizione di centrosinistra ampia e aperta. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare in questa direzione perché la Lombardia ha bisogno di un profondo cambiamento rispetto a Maroni e al centrodestra. Giorgio Gori può vincere questa sfida e ha tutto il nostro sostegno”.

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