A 12 ore dalla chiusura dei seggi in Lombardia, dove si è votato per la prima volta col voto elettronico, non ci sono ancora i risultati definitivi del referendum per l’autonomia. Il presidente Roberto Maroni è stato costretto a fare slittare la conferenza stampa, prima convocata alle 11.30 , poi alle 13.30 e infine alle 16.30. Attende i dati ufficiali, che non arrivano. Il voto elettronico paradossalmente si è rivelato più lento di quello tradizionale.

Questa mattina poco prima delle 9 la Regione ha diffuso una nota: “Si stanno completando le operazioni di scrutinio del Referendum . I risultati riguardano il 95% delle 24 mila Voting Machine; l’affluenza e’ pari al 37,07%. La stima sul dato finalesull’affluenza oscilla tra il 38 e il 39%. Il Si’ raccoglie il 95,3, il No il 3,9%; le schede bianche il restante 0.8%. Si sono registrate alcune criticita’ tecniche nella fase di riversamento dei dati delle rimanenti Voting Machine. Pertanto i risultati completi potranno essere resi noti nella giornata di oggi lunedi’ 23 ottobre, ad operazioni concluse”.

“E’ una situazione indecente – ha commentato il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri – e non ci si può nascondere solo dietro la scusa della novità del voto elettronico. Gli elettori lombardi non possono essere presi in giro così per un referendum costato il triplo di quello veneto”.

Il referendum in Lombardia è costato 50 milioni di euro, di cui 24 mila spesi per i tablet del voto elettronico, che si sta rivelando un flop.

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