Si era presentato in carcere, alla Casa Circondariale di Busto Arsizio, per sostenere il colloquio con il fratello detenuto. Ma al momento dei saluti ha celato nella tasca posteriore dei pantaloni del ristretto un pacchetto, risultato poi contenente sostanza stupefacente. E’ accaduto martedì nel carcere bustocco e darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.  Ricostruisce i fatti Alfonso Greco, Segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “L’uomo, con precedenti penali per droga ed in liberta in regime di affidamento ai Servizi Sociali, era uscito dal carcere di Busto Arsizio il 19 settembre, ed era arrivato in carcere per fare un colloquio con il fratello detenuto. In evidente stato di ebbrezza, è stato arrestato in flagranza di reato dalla Polizia Penitenziaria di Busto Arsizio in quanto  passava un pezzo di hashish  (1,2 grammi) al fratello, ristretto anche lui per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Il tutto avveniva alla fine del colloquio, il fratello visitante abbracciava il detenuto e inseriva un involucro nella tasca posteriore sinistra dei pantaloni del fratello.  Subito bloccato dall’intervento  dei Poliziotti addetti alla vigilanza, venivano sottoposti a perquisizione personale ed arrestato. Questo ennesimo rinvenimento di stupefacente destinato a detenuti, scoperto e sequestrato in tempo dall’alto livello di professionalità e attenzione dei Baschi Azzurri di Busto Arsizio, a cui vanno le nostre attestazioni di stima e apprezzamento, evidenzia una volta di più come sia reale e costante il serio pericolo che vi sia chi tenti di introdurre illecitamente sostanze stupefacenti in carcere.  Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”. Il SAPPE parteciperà con la Consulta Sicurezza alla manifestazione indetta per giovedì mattina 12 ottobre a Roma, davanti alla Camera dei Deputati in piazza Montecitorio.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati