Nessuna grande moschea nella Sesto passata a destra

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Il neo sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano (Foto Omnimilano)

“Espugnare Sesto San Giovanni dopo 72 anni” è stata “un’impresa storica: lo ha detto il neosindaco di centrodestra dell’ex “Stalingrado d’Italia”, Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, che con il 58,63% dei consensi ha strappato la poltrona di sindaco a Monica Chittó.
Da oggi Di Stefano avrà venti giorni per scegliere la Giunta che dovrà dare il via programma: “da domani ci metteremo al lavoro” ha detto spiegando che i suoi assessori saranno persone del territorio e che abbiano consenso”. Con l’elezione di Di Stefano andrà in archivio la questione “grande moschea”. Non sorgerà, a Sesto, il grande luogo di culto per i fedeli islamici. Pur non essendo “favorevoli ” e “espressamente contrari” alla realizzazione di una moschea di “2400 mq, garantiremo la libertà di culto alla comunità islamica locale” ha spiegato il neo sindaco “a patto che da parte della comunità ci sia la volontà di sottoscrivere un protocollo di intesa che garantiscano la legalità, la sicurezza e il rispetto delle normative”, ha detto in merito alla costruzione della moschea di Sesto, oggetto anche di scontro in campagna elettorale. I punti in questione sarebbero l’iscrizione all’albo per gli Imam, la predicazione in lingua italiana e la trasparenza.

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