Brianza, segnali di ripresa per il manifatturiero

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“Il 2017 si apre con segnali incoraggianti e gli artigiani brianzoli della manifattura sono abbastanza ottimisti sull’andamento di tutti gli indicatori per il prossimo trimestre. Produzione e fatturato nel I trimestre crescono, così come gli ordini interni, mentre è più fragile la situazione degli ordinativi esteri e del mercato del lavoro. Per quanto riguarda la produzione, sia la variazione congiunturale che quella tendenziale registrano un segno positivo, rispettivamente di +1% rispetto allo scorso trimestre e di +3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Buone anche le performance del fatturato, la cui variazione raggiunge +5,3% a livello tendenziale, e +1,6% a livello congiunturale. Gli ordini sono in controtendenza: frenano gli ordini esteri che però sono bilanciati da un mercato interno più dinamico. Considerando la variazione tendenziale degli ordini interni, quindi rispetto allo stesso periodo del 2016, si evidenzia una crescita dello 0,5%, che si attesta a +0,1% rispetto al trimestre precedente. Meno dinamici gli ordini esteri che, su base annua, diminuiscono del -2% (-0,5% rispetto al trimestre scorso). Ancora in difficoltà il mercato del lavoro: per l’occupazione il saldo è negativo e pari a -0,2%, risultato della differenza tra un tasso di ingresso del 2% e un tasso di uscita del 2,2%. Anche la quota di aziende che fa ricorso alla cassa integrazione è in aumento (1,1%). Le aspettative degli artigiani brianzoli sul prossimo trimestre sono positive, migliorano le previsioni sull’andamento della domanda interna e estera, che si riflettono su quelle relative alla produzione futura, con il 26,9% degli artigiani che la prevede in aumento e il 59,1% per i quali rimarrà stabile”.
È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (I trimestre 2017), realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell’Artigianato e dei Lavoratori della Brianza.  “L’indagine sull’andamento dell’artigianato manifatturiero brianzolo relativa al primo trimestre 2017 evidenzia alcuni segnali positivi che non possiamo non leggere con fiducia, anche se vanno inseriti all’interno di un quadro generale che va commentato con una certa prudenza – ha dichiarato Gianni Barzaghi membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – Un elemento che ci fa sperare è sicuramente l’andamento degli ordini interni, che finalmente si risvegliano e vanno a tamponare l’arresto di quelli esteri. D’altro canto ci aspettiamo politiche a sostegno di occupazione e investimenti, elementi ancora troppo instabili per poter parlare di una crescita strutturale e duratura dell’intero comparto artigiano.”  “L’analisi congiunturale relativa al primo trimestre dell’anno deve essere inserita all’interno di questioni strutturali che riguardano l’intero comparto – ha dichiarato Walter Mariani membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza – Certo le performance positive di alcuni indicatori lasciano intravedere un cauto ottimismo tra gli artigiani brianzoli, ma bisogna fare i conti con il quadro complessivo, considerare le difficoltà nel mondo del lavoro, dove l’occupazione è ancora ferma. A questo si aggiungono gli ostacoli che riscontrano i giovani che, con coraggio, decidono di fare impresa e mettersi in proprio, ma non riescono a consolidare il proprio progetto dopo lo start up, a causa della pressione fiscale e della burocrazia. Su questi punti è necessario intervenire per garantire una crescita a lungo termine.”  “Sono ancora evidenti anche in questo primo trimestre – ha commentato il consigliere della Camera di commercio di Monza e Brianza Sandro Mauri – i segnali che inducono alla prudenza gli artigiani della Brianza, a partire dagli ordini che ancora non mostrano segnali di consolidamento. Occorre ancora fare i conti con un andamento tutt’altro che stabile, costringendo le imprese a soffrire per i non rari episodi di mancanza di ordini, oltre agli improvvisi periodi di forte rallentamento della domanda. Mancano a tutt’oggi segnali che consentano di intraprendere strategie positive per affrontare in termini prospettici un possibile mercato in espansione. In queste condizioni risentono fortemente i fattori economici più legati allo sviluppo come l’occupazione e gli investimenti”.
Analisi congiunturale trimestrale dell’Artigianato manifatturiero in Brianza (I trimestre 2017)
PRODUZIONE
Nel primo trimestre 2017 si rafforza la crescita della produzione dell’artigianato manifatturiero brianzolo, con un incremento su base annua che raggiunge il +3,4% a cui si associa una variazione rispetto allo scorso trimestre (espressa come media mobile a 4 termini) pari all’1%. L’indice della produzione industriale, con la nuova base anno 2010=100, si attesta al 95,1 rimanendo ancora sotto quota 100. Nel trimestre aumenta la quota di aziende artigiane con una crescita robusta (e cioè superiore al 5%) che raggiungono il 38,3% e contemporaneamente si riduce la quota di quelle in crisi (cioè che perdono oltre il 5%) che scende al 21,3%. Per le aziende artigiane, il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime il livello della produzione in percentuale al potenziale massimo degli impianti in funzione, mostra un valore ancora basso, pari a 67,1%.
FATTURATO
Analogamente alla produzione, anche per il fatturato delle imprese artigiane manifatturiere della Brianza il primo trimestre 2017 mostra un trend positivo: rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra una variazione percentuale del fatturato a prezzi correnti che raggiunge il +5,3%; analogamente, rispetto al trimestre scorso, si registra una variazione congiunturale (espressa come media mobile a 4 termini) positiva e pari al +1,6%.A fronte di questo andamento, il numero indice del fatturato (costruito con la nuova base 2010=100, media mobile a 4 termini) raggiunge quota 96,7, superiore quindi al dato della produzione. Resta invariata al 9,8% la quota del fatturato estero sul fatturato totale nel trimestre in esame.
ORDINI
È più fragile la situazione sul fronte degli ordinativi: mentre è positivo l’andamento di quelli provenienti dal mercato interno, registrano difficoltà quelli provenienti dal mercato estero. In particolare, considerando la variazione tendenziale, quindi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per gli ordini interni si registra una crescita dello 0,5% che scende a +0,1% rispetto al trimestre precedente (variazione espressa come media mobile a 4 termini), mentre per gli ordini esteri le variazioni sono negative e pari, rispettivamente, a -2% e
-0,5%. Le giornate di produzione assicurata garantite dagli ordini già acquisiti nel trimestre sono pari a 33,6.
SCORTE DI MATERIE PRIME E PRODOTTI FINITI
Continuano a prevalere, anche nel primo trimestre del 2017, i giudizi di scarsità sia per quanto riguarda le scorte di materiali per la produzione, sia per i prodotti finiti: il saldo di punti percentuali si attesta rispettivamente a -7,7% e -8,9%, lasciando sperare in un migliore andamento della produzione nel prossimo trimestre. Sale al 57,1% (era il 49,5%) la percentuale di imprenditori artigiani che giudica adeguate le scorte di materie prime, mentre il saldo è il risultato della differenza tra il 3,3% di artigiani che le considera esuberanti e l’11% che le ritiene scarse; sale al 28,6% (era il 21,8%) la quota di artigiani che dichiara di non tenere scorte. Analogamente, per le scorte di prodotti finiti sale la percentuale di imprese che le giudica adeguate (passa da 27,5% a 34,4%), mentre il saldo è il risultato della differenza tra coloro che le considerano esuberanti (1,1%) e coloro che le ritengono scarse (10%); anche in questo caso aumenta, passando dal 51% al 54,4%, la quota di imprenditori artigiani che dichiara di non tenere scorte. Sul fronte dei prezzi prosegue la dinamica positiva, più sostenuta per quelli delle materie prime, che registrano una crescita del +2,8% in tre mesi, contro un aumento del +0,9% di quella dei prezzi dei prodotti finiti.
OCCUPAZIONE
Si conferma ancora difficile nel primo trimestre 2017 la situazione sul fronte del mercato del lavoro che evidenzia, per l’occupazione dell’artigianato manifatturiero della Brianza, un saldo negativo pari a -0,2%, risultato della differenza tra un tasso di ingresso in aumento (2%) e un quasi invariato tasso di uscita (2,2%). Sul fronte della cassa integrazione guadagni sale all’1,1% la quota di aziende che dichiara di aver utilizzato ore di cassa, mentre resta pari a 0% la quota di ore di CIG sul totale del monte ore.
ASPETTATIVE
Il quadro congiunturale descritto si inserisce in aspettative degli artigiani brianzoli positive sull’andamento nel prossimo trimestre di tutti i principali indicatori. Migliorano le aspettative sull’andamento della domanda interna: passa in area positiva il saldo tra la percentuale di imprenditori che la prevede in aumento (23,6%) e quelli che la prevedono in calo (14,6%); sarà stabile invece per il 61,8% di operatori artigiani. Anche per la domanda estera, il saldo tra imprenditori ottimisti e pessimisti è positivo, sebbene per il 78,4% delle aziende artigiane la domanda estera sarà stabile nel prossimo trimestre. Le aspettative positive sulla domanda si riflettono su quelle relative all’andamento della produzione futura, con il 26,9% degli artigiani che la prevede in aumento e il 59,1% per i quali rimarrà stabile. Rimane consistente e raggiunge l’87,2% la quota degli imprenditori artigiani che non prevede alcuna variazione dei livelli occupazionali.

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