“Vergogna, voglio giustizia”. Fabrizio Corona, nervoso, ha urlato in alula all’ inizio dell’udienza del processo che lo vede imputato per quei 2,6 milioni di euro trovati in parte in un controsoffitto in parte in Austria. Dopo le grida dell’ex ‘re dei paparazzi’, nervoso a causa di una produzione di atti da parte dell’accusa, il presidente del collegio Guido Salvini ha deciso di interrompere momentaneamente l’udienza e di disporre che l’ex agente fotografico venisse portato fuori dall’aula. Il pm, tra l’altro, dopo alcune osservazioni dei difensori di Corona, aveva deciso di rinunciare alla produzione dei nuovi atti perché, ha spiegato, “io voglio concludere oggi” con la requisitoria e la richiesta di pena. Il giudice Salvini, prima di interrompere l’udienza, aveva detto: “Corona questa è un’ udienza importante per lei, stia tranquillo”. L’imputato, invece, da tempo ormai lamenta errori da parte della polizia e della Procura nell’inchiesta.

Corona è stato poi  riammesso in aula e potrà ascoltare la requisitoria del pm Alessandra Dolci con le richieste di pena. Al presidente del collegio Guido Salvini, che ha chiesto alla difesa se l’imputato “volesse assistere ora tranquillamente e rispettosamente alla discussione” del pm, il legale Ivano Chiesa ha risposto: “Sì, lui si scusa, si è scusato, ha perso la pazienza, purtroppo è il suo carattere e gli è già costato caro”. Il giudice ha ricordato ai difensori che se si renderà necessario un altro allontanamento, “l’espulsione a quel punto sarà definitiva”. Oggi, oltre al pm, parlerà anche uno dei due legali di Corona, l’avvocato Luca Sirotti, mentre Chiesa interverrà l’8 giugno, così come il legale di Francesca Persi (collaboratrice dell’ex agente fotografico e imputata), l’avvocato Cristina Morrone. La sentenza, invece, è prevista per il 12 giugno.

Print Friendly, PDF & Email