Dj Fabo, respinta l’archiviazione per Cappato

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Il Gip di Milano ha respinto la richiesta di archiviazione per Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni ed esponente radicale, accusato di aiuto al sucidio per la morte di dj Fabo, avvenuta in una clinica svizzera dove si pratica il suicidio assistito. Il giudice ha fissato l’udienza per il prossimo 6 luglio. Non si tratta di un respingimento in toto. Il giudice infatti vuole approfondire il tema prima di decidere se procedere con l’archiviazione o se andare a dibattimento. Dj Fabo, all’anagrafe Fabiano Antoniani, aveva 39 anni, era cieco e tetraplegico da quattro a seguito di un incidente e si è rivolto a Cappato per mettere in atto il suo progetto di “dolce morte”. «La mia vita è un tormento», ripeteva nei suoi appelli, l’ultimo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo averlo accompagnato in Svizzera, Cappato si è autodenunciato ai carabinieri e la Procura di Milano lo ha iscritto nel registro degli indagati. Ma per i pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini l’esponente dei Radicali ha solo aiutato una persona malata non terminale ma in «condizioni drammatiche» e con una tetraplegia irreversibile a esercitare un proprio diritto.

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