C’era una volta un Paese al quale piaceva girare in tondo. In gergo informatico, si dice loop, ovvero circolo. Il simbolo dell’infinito. Girare in loop, vacuamente, senza apportare mai nulla di nuovo. Così, vedendo le avvisaglie di quel che si sta per apparecchiare in vista del 25 aprile, vi racconto che cosa è successo e che cosa succederà. E’ successo, ed è davvero deprecabile, che al Parco Nord è stato sfregiato il Memoriale per la Shoah, dedicato a tutti i deportati. Opera dei neri, ovviamente. Quello che succederà ora saranno due cose differenti. Quelli di destra, nostalgici, che inizieranno a invocare il solito revisionismo storico, magari con qualche idiota populista che dirà che però il fascismo era una cosa buona e giusta e che è tutto un complotto. Ci sarà qualche scazzottata. Poi ci sarà la Brigata Ebraica che sfilerà al corteo del 25 aprile, speriamo come al solito scortata dal Pd. Ma questo non risparmierà i fischi anche per loro. Poi ci saranno le polemiche sul fatto che il Pd ha deciso di usare anche l’azzurro come colore per il giorno della Resistenza, in virtù del colore dell’Europa e di tutti quelli che hanno combattuto. E dove è finito il rosso? Diranno quelli di sinistra. Poi ci saranno quelli ancora più di sinistra, che guardando verso destra vedono il Pd, e dunque fascisti. E faranno le solite sparate, e anche qui magari qualche cazzotto, per far vedere che esistono. Ecco, buon 25 aprile. Mancano 15 giorni. Vediamo se riusciamo a invertire il programma di quello che non è più un giorno di ricordo, onore e riflessione, ma solo lo sterile ripetersi di una liturgia abbastanza insulsa.

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