Fabiano Antoniani è un ragazzo di Milano. Dal 2014 vive in una condizione che l’ha portato a vivere una guerra nella guerra e chiede solo di essere libero di poter scegliere del suo destino. Per farlo ha bisogno che il suo appello, che riportiamo qui sotto, venga visto e condiviso il più possibile.

Il video dura quasi due minuti e merita tutta l’attenzione possibile.
Per questo, anche noi, ci uniamo nella diffusione e facciamo i migliori auguri a Fabo ed ai suoi cari.

“L’Associazione Luca Coscioni sostiene l’appello per lasciare ciascuno libero di scegliere fino alla fine.

Tutti coloro che condividono l’appello di Fabiano possono farlo con gli hashtag #FaboLibero e #LiberiFinoAllaFine

10 anni dopo Welby, un altro appello al Presidente della Repubblica per chiedere un intervento sulle scelte di fine vita in Italia, affinché si arrivi a una legge. Fabiano Antoniani – per gli amici Fabo – è un ragazzo di 39 anni cieco e tetraplegico che desidera porre fine a una vita che non ha scelto, immobilizzato in una lunga notte senza fine.

Fabo si è ritrovato cieco e tetraplegico – condizione rarissima al mondo – in seguito a un incidente stradale. Dopo anni di terapie senza esito, Fabo ha maturato la precisa consapevolezza di voler porre fine a una quotidianità che non chiama più vita, ma per farlo ha bisogno di aiuto. Ha bisogno che le Istituzioni intervengano per regolamentare l’eutanasia e permettere a ciascun individuo di essere libero di scegliere fino alla fine.

Per questo Fabo si è rivolto all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica che si batte per le libertà civili dall’inizio alla fine della vita, che già aiutò il proprio Presidente Piergiorgio Welby a ottenere aiuto medico a morire nel rispetto della Costituzione, e che nel 2013 ha depositato in Parlamento la proposta di legge Eutanasia Legale. L’ALC ha deciso di aiutare Fabo a raccontare la propria storia e a trasmetterla al Presidente della Repubblica e, attraverso di lui, al Parlamento e all’opinione pubblica.

Chi è Fabo oggi? Un ragazzo cieco e tetraplegico che trascorre la quotidianità in un letto, assistito dalle cure della madre. Chi era? Un ragazzo che amava la musica – era conosciuto come DjFabo – che amava viaggiare (si era trasferito in India), che amava lo sport, le moto e l’avventura. E che ancora ama ricambiato la sua ragazza, Valeria, che presta la sua voce nel video appello rivolto al Presidente della Repubblica.

Fabo spiega di non essere depresso, mantiene tutt’ora il senso dell’ironia, ma si sente umiliato dalle proprie condizioni: immobile e al buio, considera la propria condizione insopportabile, consapevole che potrebbe durare per decenni.”

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