Claudia Robbiati partirà martedì 17 gennaio per Luanda, capitale dell’Angola, dove sarà a capo di un progetto di ricerca di Medici con l’Africa Cuamm, dedicato al miglioramento della diagnosi e del trattamento deldiabete per le persone già malate di tubercolosi. Biologa con master in nutrizione e sanità pubblica, 33 anni, Claudia Robbiati già da otto anni viaggia per l’Africa, tra Kenya, Tanzania, Sudafrica, Madagascar e nord Africa, sempre impegnata in progetti di ricerca o volontariato.

«Da biologa – racconta Claudia Robbiati – all’inizio è stato il mio amore per la natura ad attirarmi verso questo continente, poi ho capito come sia possibile mettere a frutto le proprie conoscenze scientifiche e tecnologiche anche per aiutare chi ha più bisogno. Io ho anche fatto la ricercatrice qui a Milano, per un paio di anni, ma da sempre mi piace molto spostarmi, conoscere nuove realtà e, come potrò fare con Medici con l’Africa Cuamm, applicare le mie competenze a contesti in via di sviluppo. In questo caso, per esempio, proseguirò un progetto già avviato dal Cuamm, in collaborazione con World Diabetes Foundation, che vuole indagare il rapporto tra malattie tipiche dei paesi poveri, come la tubercolosi, e quelle generalmente non ricollegate all’Africa, come il diabete, che però esiste, senza fare clamore, e deve essere curato».

Claudia Robbiati, che oltre alla ricerca in Angola dovrà seguire anche i rapporti con le istituzioni coinvolte e la formazione dei personale locali, raggiungerà in Angola il marito, già al lavoro a Luanda da agosto 2016 come consulente per aziende sui temi della sicurezza ambientale e dei lavoratori.

«Io e mio marito facciamo due lavori diversi, ma che ci spingono a viaggiare molto – continua Claudia Robbiati – e alle volte riusciamo a trovarci nello stesso posto, come in questo caso. Ora non vedo l’ora di tornare in Angola: ho già vissuto lì per alcuni mesi e la gente è accogliente, calorosa. In generale le persone in Africa hanno un altro approccio alla vita, mi hanno insegnato a ridimensionare l’importanza delle cose, ad essere contenta anche con poco».

La partenza di Claudia Robbiati rinforza il rapporto tra Medici con l’Africa Cuamm e la Lombardia, dove da tempo sono attivi igruppi di appoggio di Milano, Varese, Lecco e Cremona, che con le loro iniziative di sensibilizzazione aiutano a diffondere i valori di Medici con l’Africa Cuamm e a portare l’attenzione sul tema della salute dei più poveri in Africa. In 65 anni di storia, sono oltre 210 i medici e i volontari originari di questa regione partiti con il Cuamm per l’Africa, di cui 15 in servizio oggi sul campo.

 È possibile sostenere il lavoro di Claudia Robbiati e del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online suwww.mediciconlafrica.org: con 40 euro è possibile garantire il parto assistito a una futura mamma.

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