Addio a RICK PARFITT, chitarrista degli STATUS QUO

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Questo 2016 non da tregua al mondo del rock… E così alla Vigilia di Natale un’altra cattiva notizia arriva spietata a turbarci gli animi… Anche RICK PARFITT, il biondo della premiata ditta del riff, ovvero la coppia inossidabile di chitarristi degli STATUS QUO, ci ha lasciati il 24 Dicembre 2016 a causa di un’infezione. Aveva 68 anni e purtroppo una salute non proprio di ferro come era invece la sua attitudine musicale e artistica.

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Rick Parfitt era uno dei musicisti e autori più popolari della scena rock britannica, eppure gli Status Quo in Italia non hanno mai riscosso il successo che meritavano e non a caso in tour qui li abbiamo visti solo un paio di volte (1982 e 2004) in 50 anni di onorata carriera. Certo, anche da noi gli Status Quo diventarono arcinoti principalmente per una delle loro maggiori hit, la famosissima “Whatever You Want”, uscita nel 1979 al picco del loro successo mondiale, con quel magico intro di chitarra tra più intensi del rock nel suo crescendo irresistibile che sfocia in uno di quei ritornelli che non si dimenticano, mai più!

Chi si intende di ROCK MAIUSCOLO però non dimenticherà neanche gli altri grandi successi degli Status Quo che nel mondo hanno venduto 120 milioni di dischi (di cui 40 nella sola Gran Bretagna) dal 1968 ad oggi. Erano famosi anche per i loro tour infiniti e fortunatissimi, fatti di concerti che sono sempre stati la celebrazione più pura del rock più classico ed energico, quello che non riesci a star fermo e ti fa battere i piedi e le mani! Nel 1985 furono chiamati proprio gli Status Quo ad aprire col ritmo giusto il concertone epocale di 16 ore del Live Aid mentre nel 1991 furono protagonisti di una performance clamorosa, esibendosi in 4 città diverse nel giro di sole 11 ore.

Maestro nella linea dei 3 accordi e va con Dio, e nei tempi a levare in chiave blues, Rick ha forgiato uno stile chitarristico deciso, potente e vigoroso e, accanto all’inseparabile “socio” Francis Rossi, è riuscito a sviluppare quella tecnica ad incrocio armonizzato, da sempre vero marchio di fabbrica del sound degli Status Quo. Estroso, spregiudicato e sempre sudatissimo, sul palco dava anche l’anima e imbracciava la sua chitarra come fosse una mitragliera! Era inoltre dotato di una voce calda e brillante e ha firmato alcuni tra i brani di maggior successo della band, come “Mystery Song”, “Rain” e la stessa “Whatever You Want”. Veri e propri modelli per il Guitar Hero dell’Air Guitar restano anche le sue Telly-intro a brani come “Paper Plane”, “Caroline” e “Rockin’ All Over The World” (scritta da John Fogerty).

Rick, oltre che per le sue ritmiche granitiche a martello, fin troppo ingiustamente sottovalutate nella loro portata solida e dinamica, era purtroppo tristemente noto anche per la sua forte dipendenza da droghe e alcol che lo aveva portato fuori e dentro dagli ospedali specialmente negli ultimi anni per l’installazione di ben 4 by-pass al cuore. Nel 1997 il primo di una serie di infarti, di cui l’ultimo è arrivato proprio lo scorso 14 Giugno, mentre si trovava con gli Status Quo in Turchia per un concerto.

status-quo-live…Eppure non è stato il suo cuore a tradirlo, quello il ritmo lo teneva alto, proprio come lui!

A stroncare Rick è stata una brutta caduta. È morto in ospedale in Spagna, a Marbella, dove negli ultimi anni si era trasferito insieme alla sua terza moglie Lyndsay e ai suoi quattro figli. Era stato ricoverato giovedì scorso in seguito alle complicazioni derivate da un infortunio alla spalla.

Parfitt nacque a Woking, nella contea del Surrey, in Inghilterra, il 12 Ottobre 1948 ed aveva iniziato a suonare la chitarra sin da giovanissimo, essendo cresciuto in una famiglia di musicisti. Nel 1967 entrò a far parte degli Status Quo fondati dal bassista Alan Lancaster e dal chitarrista Francis Rossi tra i banchi di scuola nel lontano 1962. Nei primi anni 70 il gruppo cominciò a raccogliere un notevole successo, ma riempiva le pagine dei rotocalchi anche per lo stile di vita di Parfitt che scivolò inesorabilmente su una deriva di eccessi.

Nel 1980, a causa di un incidente domestico, perse la vita la sua secondogenita Heidi, e Parfitt  sprofondò in una profonda depressione, che nel 1984 portò alla fine del suo primo matrimonio. In quello stesso periodo si sciolse anche la band e Parfitt iniziò a lavorare su un album solista che però non vide mai la luce. Da quel momento iniziò una faticosa risalita personale, a partire dal rehab. Aiutato anche dal successo della reunion degli Status Quo Parfitt si risposò nel 1988 migliorando il suo stile di vita.

Pochi mesi fa aveva deciso suo malgrado di dare l’addio definitivo alla sua band su consiglio medico per poter tenere sotto controllo il suo stato di salute ormai precario. Aveva comunque ripreso in totale relax le lavorazioni al suo album solista e alla sua autobiografia, destinati purtroppo rimanere delle incompiute

Il sofferto annuncio della morte è stato diffuso sulla pagina Facebook ufficiale degli Status Quo dal manager Simon Porter: “Siamo veramente devastati nel dover annunciare che il chitarrista Rick Parfitt è venuto a mancare oggi, all’ora di pranzo. Si è spento in ospedale a Marbella, in Spagna, a seguito di una grave infezione, dopo essere stato ricoverato giovedì sera a causa di alcune complicazioni alla spalla, sopraggiunte dopo una caduta accidentale. Questa terribile notizia arriva proprio nel momento in cui Rick voleva intraprendere una carriera da solista con un album e un’autobiografia già pianificati per il 2017, dopo che aveva abbandonato le attività che coinvolgono gli Status Quo su consiglio dei suoi medici. Rick mancherà molto alla sua famiglia, ad amici, membri della band, il management, la crew, e alla schiera di fans che in 50 anni di successi con gli Status Quo si è conquistato in tutto il mondo. Nessun ulteriore commento sarà diramato in questi giorni, e la famiglia di Rick e la band chiedono che la loro privacy venga rispettata in questo momento molto difficile”.

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Gli ultimi dischi pubblicati dagli Status Quo sono due splendidi acustici intitolati “Aquostic” (perché anche l’ironia è sempre stata una delle loro doti più apprezzate) in cui la band si era letteralmente “messa a nudo“: “Stripped Bare” uscito nel 2014 e “That’s a Fact!” del 2016, contenenti riarrangiamenti del meglio del loro repertorio e alcune cover.

Linea Rock saluta Rick Parfitt con una foto (quella di copertina) scattata dalla vostra Barbara Caserta il 6 Giugno 2013 allo Sweden Rock Festival durante un indimenticabile concerto: Rick imbraccia la sua fedele compagna e sua chitarra preferita, una Fender Telecaster bianca del 1965, più volte restaurata e opportunamente riadattata, protetta con un ponte Badass e corde più robuste, che permettevano a Rick di colpirla vigorosamente e ripetutamente secondo il suo classico stile hard, senza rovinarla… o quasi! E a noi piaceva tanto così…

Riposa in pace ParfThe Wild Old Man of Rock’n’Roll

 

 

 

 

 

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