“Moschea provvisoria”, Beccalossi contro Sesto S.Giovanni

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“Pensavo di averle sentite tutte, ma la ‘moschea provvisoria’, ancora mi mancava. Per questo mi sono recata sul posto per cercare di capire di cosa stessimo parlando”. Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ Metropolitana, delegata dal presidente Maroni a porre in essere ogni tipo di azione contro il radicalismo islamico, che oggi si e’ recata a Sesto San Giovanni, al confine con Milano, per effettuare un sopralluogo nella zona in cui l’Amministrazione comunale locale, nel rispondere alla richiesta di monitoraggio inviata dalla Regione a tutti i Comuni lombardi, ha indicato la presenza di una ‘moschea provvisoria’.
“Ho scoperto – spiega Viviana Beccalossi – che nell’area in cui dovrebbe sorgere una delle piu’ grandi moschee del Nord Italia e’ stato posizionato un grosso
prefabbricato, in stile container, che – secondo quanto mi hanno confermato anche i Carabinieri di Sesto – e’ utilizzato dai musulmani come luogo di culto. Tutto cio’ e’ certificato anche dalla casella della posta intestata a ‘Moschea MilanoSesto’. E’ chiaro che, oltre a proseguire le verifiche di compatibilita’ con
la legge regionale sui luoghi di culto della grande moschea che dovrebbe essere costruita nei prossimi mesi, ci riserviamo di capire se anche quella ‘provvisoria’ e’ conforme alle regole”. “Guardando su internet il progetto della futura moschea ‘MilanoSesto’ – prosegue Viviana Beccalossi – deduco che si tratti di un intervento importante e oneroso. Sono sicura, ma questo non fa parte delle nostre competenze, che chi di dovere effettuera’ tutte le verifiche del caso per capire come quest’opera verra’ finanziata”. Va infine ricordato che sono
complessivamente 688 i Comuni che hanno risposto alla richiesta, volontaria, di monitoraggio di moschee, centri culturali islamici e scuole coraniche effettuata da Regione Lombardia  e che circa il 10% ha segnalato possibili criticita’. (Lnews)

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