Lezioni di indisciplina al Parenti

671

Potremo mai, un giorno, vivere in una società senza denaro? Usare come moneta di scambio, al tramonto della moneta, solo le idee? Sarà mai, il mondo, governato dal potere dell’arte e degli artisti, senza per questo essere il mondo dell’antica utopia Hippy, ma anzi, un mondo regolato da un’economia umana stabile e sicura, non esposta al rischio, ormai sempre più “stabile” delle crisi e dei default finanziari? Sono questi, e altri del genere, i suggestivi interrogativi che saranno dibattuti e illustrati con tesi autorevoli e declinazioni precise, da un gruppo di intellettuali, economisti, artisti, scrittori e performer in un pubblico confronto al teatro Franco Parenti, mercoledì 23 novembre, dalle 19, sala Cafè Rouge, ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Renato Mannheimer, Pierangelo Dacrema, Paul de Sury, Andrea G. Pinketts sono tra gli esponenti della cultura e del pensiero che partecipano alla 15° edizione di Lezioni di Indisciplina – Pensiero e gesto nell’arte e nell’economia, questo il titolo dell’ormai storico format, che ha replicato nel corso degli anni in molti atenei e teatri italiani, e che incrocia cultura e spettacolo in una efficace contaminazione di comunicazione e di incentivi originali alla riflessione. Titolo dell’edizione di quest’anno delle Lezioni, che hanno già avuto il loro debutto ufficiale venerdì scorso, 18 novembre, all’università Statale, nell’ambito di Book City, è: “Riflessioni sul crollo di una società”. Un tema vasto e complesso, di sapore volutamente catastrofistico, che però non indulge al pessimismo storico, ma a una serena valutazione collettiva sui rimedi possibili contro i molti rischi epocali che tutti constatiamo. Le Lezioni di Indisciplina, come spiegano i curatori dell’iniziativa, sono “un modo per cominciare a pensare fuori dalle regole studiando a fondo il sistema attuale di regole e di canoni, con l’ambizione di trovare insieme nuove regole e nuovi canoni di vita e di pensiero”

Print Friendly, PDF & Email