Segnali di ripresa del mercato del lavoro in Italia, che si erano già registrati durante lo scorso anno, si sono ulteriormente rafforzati durante il primo semestre 2016. Secondo l’Osservatorio InfoJobs sul Mercato del Lavoro in Italia, le offerte di lavoro in Lombardia sono aumentate del 10,8% nei primi sei mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Con questa performance la Lombardia si conferma la regione più attiva in Italia raggiungendo il 33,1% del totale delle offerte nazionali.

A guidare la classifica dei settori più dinamici è ICT, comparto che, in linea con il dato nazionale, concentra il maggior numero di offerte di lavoro, con il 31,1% sul totale regionale. A seguire, Insegnamento e formazione con il 12% dell’offerta regionale, Telecomunicazioni con il 9,8%, Commercio, distribuzione e GDO con l’8,8% e Consulenza manageriale e revisione, autore di un vero e proprio boom rispetto al 2015 e al quinto posto con il 5,4% del totale. Rientrano nella top 10 anche PR ed eventi (in discesa al 5,4%) e, più distaccati, Servizi finanziari (4,9%), Hotellerie e Ristorazione, Settore immobiliare e Servizi ambientali, entrambi con il 2,4%.

 

Per quanto riguarda le categorie più ricercate, dai dati dell’Osservatorio InfoJobs emerge una top 5 guidata da Manifatturiero, produzione e qualità, che si posiziona al primo posto con il 22,8% delle offerte in Lombardia. Sul secondo gradino del podio troviamo Amministrazione e contabilità (10,7%) e, a seguire, Informatica, IT e telecomunicazioni (9,7%), Vendite (9,6%) e Commercio al dettaglio, GDO e Retail con il 7,6%.

Tra le provincie più attive, Milano si conferma nel primo semestre 2016 capofila nazionale e regionale con il 47,1% (in aumento del 5,4% rispetto al 2015). Al secondo posto Brescia, con il 12,2% dell’offerta complessiva (in crescita del 37,1% rispetto ai primi sei mesi del 2015), seguita da Bergamo con il 10,4% delle offerte. Seguono Monza e Brianza (7,5%), Varese (6,4%), Mantova (3,4%), Como e Lecco (entrambe 2,9%), Cremona (2,8%), Pavia (2,4%), Lodi (1,4%) e, a chiudere, Sondrio con lo 0,5%.

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