Aria, sempre pessima nel milanese

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Nel 2015 il valore limite giornaliero di PM10 è stato superato più volte sul territorio lombardo, ma nei suoi valori complessivi è sensibilmente calato negli ultimi anni. I dati migliori sono stati riscontrati soprattutto nelle zone di montagna e di fondovalle e in provincia di Bergamo, dove il limite massimo di valori inquinanti non è stato superato, mentre le criticità maggiori si sono riscontrate invece nell’agglomerato urbano di Milano, soprattutto nei mesi di novembre e dicembre quando le condizioni atmosferiche particolarmente stabili e miti hanno fatto registrare diversi giorni consecutivi di superamento dei limiti degli inquinanti. Da segnalare che, nei controlli delle emissioni di anidride solforosa, monossido di carbonio e benzene, nel 2015 non sono stati mai superati i limiti normativi. E’ quanto contenuto nella relazione della Giunta regionale sullo stato di attuazione del Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (PRIA), che la relatrice Laura Barzaghi (PD) ha illustrato questa mattina in Commissione Ambiente, presieduta da Luca Marsico (FI). Come emerso durante la discussione in Commissione, sono in fase di avanzamento alcune procedure come la definizione delle norme per l’installazione di impianti ad energie rinnovabili in nuovi edifici. Inoltre, insieme ad altre Regioni della Pianura Padana, la Lombardia ha chiesto al Governo di adottare misure antinquinamento a livello nazionale aprendo tavoli tecnici comuni per rendere omogenee le proposte normative. La relatrice Laura Barzaghi (PD) ha lamentato, tra l’altro, la presenza numerosa di caldaie a combustibili pesanti soprattutto nei Capoluoghi e nei Comuni maggiori e la mancanza di dati relativi a ispezioni e controlli (in capo a Province e Comuni sopra i 40.000 abitanti) sull’applicazione delle norme vigenti. A questo proposito il Presidente Luca Marsico, su mandato della Commissione, invierà agli Enti locali interessati una lettera con la quale chiederà di avere dati su quanti controlli sono stati effettuati e quante sanzioni comminate. La relazione è accompagnata dalle osservazioni del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione , presieduto da Riccardo De Corato (FdI), che in particolare ha proposto alla Commissione Ambiente di richiedere all’Assessorato competente, in fase di revisione delle procedure del PRIA, di riconsiderare il sistema di monitoraggio e di studiare nuove misure d’intervento per i territori nei quali ci sono maggiori concentrazioni di inquinanti. Il Comitato Paritetico ha infine sollecitato la necessità di un’azione politica congiunta più forte tra Giunta e Consiglio regionale a livello europeo “per rinforzare l’attenzione sulla specificità del bacino padano” e di promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sulle emissioni.

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